Datagate: Quanto costa spiarci? Uno studio effettuato dall’American Civil Liberties Union e dal deputato Edward Markey ha portato alla luce il “listino prezzi” dei colossi del web e delle compagnie telefoniche per vendere al Governo la privacy degli utenti.
Il caso Datagate ormai fa parte della conaca giornaliera in quanto ogni giorno sorgono nuovo particolari e interessanti novità. L’ultima è uno studio effettuato dal deputato del Congresso americano, Edward Markey, e dalla American Civil Liberties Union, un associazione americana che si occupa di difendere i diritti civili, volto a svelare quanto chiedono i colossi di Internet come Facebook e Google e le compagnie telefoniche per vendere la privacy dei propri utenti. I dati riguardano il programma Prism, ovvero quello svelato dalla talpa Edward Snowden.
Verizon, un importante compagnia telefonica, chiede al governo americano 775 dollari per l’attivazione e 500 dollari al mese per ogni singolo utente spiato, mentre compagnie “più piccole” come ad esempio Cricket e Cellular U.S chiedono solo 250 dollari. I prezzi, tuttavia, non sono fissi in quanto queste cifre possono abbassarsi notevolmente se si indaga su stupri, minorenni o rapimenti.
Datagate. Il governo americano non si limita solo a spiare le nostre conversazioni ma tiene sotto controllo anche l’attività online degli utenti che navigano su Google e Yahoo. Non ci è dato sapere i costi di questi giganti del web, sconosciuti sono anche i costi di Microsoft, mentre, pare che Facebook doni i dati dei propri utenti gratuitamente. Sempre dalla stessa ricerca, emerge che spiare una casella postale costi 25 dollari.
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