Nuovo attacco al partito democratico da Beppe grillo: i parlamentari del m5s non sono in vendita, inutile fare questo mercato delle vacche. Attacco anche a Matteo Renzi. Intato però i grillini hanno pareri differenti: c’è chi vorrebbe concretezza da parte del movimento
Parlare di Beppe Grillo sta diventando il nuovo sport nazionale. Tutto questi interesse ora però non sembra essere destato dal suo tsunami tour, che vagava di piazza in piazza in modo errante, al fine di trovare adepti e sostenitori del movimento ( che partito non è ma tale appareL’unico interesse è sapere cosa vuole fare Beppe Grillo, che si è posto come garante di questo movimento ma che a tutti gli effetti ne è un po’ il segretario! Il m5s è l’ago della bilancia del futuro italiano e tutti guardano ai nuovi parlamentari per sapere quale sarà il futuro dell’Italia: al momento vi sono due prospettive. La prima è un governo di alleanza PD-M5S che sembra caldeggiato da molti seguaci di Grillo, sulla base anche dell’eccellente risultato che l’alleanza ha ottenuto ed ottiene in Sicilia. Il secondo metodo di risoluzione vede invece un M5S spingere lontano il PD tra le braccia del PDL.
Poco fa Beppe Grillo ha esordito dal suo blog, attaccando il PD: “In questi giorni è in atto il mercato delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. E’ il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita. Bersani é fuori dalla storia e non se ne rende conto.” Un Grillo ostile quindi quello che appare, un Grillo che non si vende al partito di maggioranza, neanche per un posto concreto in parlamento e al governo, posto che permetterebbe in ogni caso all’Italia di risorgere da questa situazione di stallo governativo.
Continuando : “Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze. I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi”. Nessun appoggio al governo quindi, almeno non a viso aperto. E un attacco anche a Renzi, che potrebbe essere il nuovo volto del PD e della politica italiana: “Renzi che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo.” Un assalto che però sa anche un po’ di timore: in molti hanno infatti affermato di aver votato il partito di beppe grillo solo perché presentato come alternativa ai “classici volti” della politica, tra i quali quello di Bersani. Matteo Renzi sarebbe però per molti un’alternativa valida al pari del movimento 5 stelle
Le reazioni dei grillini sono però alquanto frammentate: c’è chi sostiene ad oltranza questa visione di Beppe Grillo e che non vuole accordi di sorta né con PD né con PDL. Molti però iniziano a tentennare: un movimento 5 stelle che non dà appoggio alcuno al governo e che non si impegna nel raggiugimento dei suoi scopi, anche se questi prevedono fiducia e alleanza temporanea con il governo vincente, riuscirà a mantenere le promesse del suo programma elettorale? La tendenza presentata dal movimento 5 stelle, che vorrebbe in alcuni casi spingere il PD e il PDL alla formazione del governissimo è osteggiata da molti grillini che non vedono di buon occhio una simile liaison. A chi sostiene in tutto e per tutto Beppe Grillo si contrappone una parte di elettorato del M5S che vorrebbe invece passare all’azione, che vorrebbe un piano strategico per l’Italia, per colmareil vuoto politico presente, con un programma da svolgere in sintonia con il governo, senza dare la possibilità di un accordo tra i due partiti storici in Italia. In questo caso sarebbe una totale sconfitta, anche del movimento 5 stelle e molti hanno già affermato che se ciò dovesse accadere si asterrebbero dal sostenere e votare nuovamente il movimento grillino. Vedremo quindi cosa decideranno i parlamentari o il Garante del movimento.
Commenti riguardo il post