Ancora una vittima dell’edizione sudamericana della Dakar
E’ di ieri sera la notizia che purtroppo, anche quest’anno, la quarta edizione del Rally sudamericano Dakar, ha avuto fin dall’inizio, la sua vittima.
Il pilota argentino Jorge Martinez boero, poco dopo la partenza da Mar del Plata, è rimasto vittima di una rovinosa caduta ed è poi deceduto a seguito delle gravi ferite riportate. La Dakar è da sempre definita “la corsa più pazza del Mondo” proprio per i ritmi serrati delle sue tappe.
Quest’ultima edizione della Dakar era iniziata pochi giorni fa lungo la spiaggia atlantica di Mar del Plata, in Argentina con un clima festoso, come del resto tutte queste manifestazioni. La competizione ricordiamo, è aperta sia alle auto che alle moto e termina il 15 Gennaio a Lima in Perù.
I medici hanno dichiarato che il pilota Jorge Martinez Boero ha subito, dopo la caduta, un arresto cardiaco nonostante fosse stato soccorso appena 5 minuti dopo la caduta dal personale medico della corsa presente a bordo di un elicottero.
Purtroppo non è stato possibile rianimarlo ed è deceduto durante il trasferimento in ospedale a bordo dell’elicottero.
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Pare, notizia riferita dai giornali locali, che Jorge Martinez Boero sia morto dopo aver sbattuto con violenza contro un tombino della strada dove ha perso il controllo della sua Beta. Jorge Martinez Boero aveva già partecipato lo scorso anno alla Dakar ma era stato costretto a ritirarsi nel corso della 6/a tappa dopo una caduta a un chilometro dall’arrivo a Iquique, in Cile.
Boero era, quel che si suol dire, figlio d’arte infatti era figlio del vincitore nel 1982 della categoria locale di automobilismo “Turismo Carretera”, personaggio noto nell’ambiente delle gare d’auto, conosciuto con il nome di “El Gaucho”.
Di Boero ci resta una dichiarazione alla Stampa prima della partenza in cui, ricordando la figura paterna, aveva dichiarato che la sua partecipazione alla Dakar era: “un omaggio a mio padre”.
Aveva anche scritto su twitter quello che purtroppo sarebbe stato il suo ultimo messaggio: “Auguri a tutti. Grazie per i vostri messaggi,
sono pronto a dare tutto. Ciò che non uccide, ci rafforza”.
“Il camion per l’assistenza della mia moto ha sfortunatamente sbattuto ed è impossibile ripararlo. Ma non mi arrendo
ce la metterò tutta e arriverò a Lima”.
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