Cuba, sono stati fermati, interrogati ed arrestati 4 giornalisti italiani: llaria Cavo, Fabio Tricarico, Domenico Pacile e Stefano Cavicchi.
Cuba, i 4 giornalisti italiani fermati ed arrestati, si trovavano a Cuba per preparare un servizio sull’omicidio di Lignano, il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto.
Questi i nomi e le singole mansioni, all’interno dei loro quotidiani, dei 4 giornalisti italiani e le informazioni, così come ci pervengono da fonti ufficiali di stampa italiane:
Ilaria Cavo, giornalista Mediaset, il suo operatore Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto, Domenico Pacile e il fotoreporter del Corriere della Sera, Stefano Cavicchi sono stati fermati nella notte dalle autorità locali e già rilasciati.
Saranno processati. Al momento dell’arresto stavano intervistando Reiver Laborde Rico, il fratello 24enne di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto.
I 4 giornalisti si trovavano a cuba per realizzare un servizio inchiesta reportage, per il programma “Domenica live”.
Ecco quanto riferisce, in merito, il TgCom24:
[ad#Silvio]
La Cavo, ha spiegato Claudio Brachino, direttore di Videonews, si trovava insieme a un operatore Mediaset, Fabio Tricarico, a un cronista delMessaggero Veneto, Domenico Pecile e a un fotoreporter del Corriere della Sera, Stefano Cavicchi. A raccontare la vicenda Stefano Cavicchi che in collegamento da Cuba al TgCom24 ha detto:
“Ora siamo a Camaguey, un paese di 300mila abitanti” nell’entroterra cubano. “Ieri mattina sei uomini ci hanno sequestrato dalla casa di Reiver Laborde Rico”, il giovane 24enne ritenuto complice dagli inquirenti italiani nel duplice omicidio di Lignano.
“Hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno ripulito le schede del girato fatto dall’operatore di Ilaria Cavo”.
Dopo 12 ore di interrogatorio, “due ore fa”, poco prima delle 10 italiane, le 4 di notte a Cuba, “siamo stati riaccompagnati nei rispettivi hotel”. “Adesso saremo sottoposti a una specie di processo, non so cosa succederà”.
“Ci hanno portato via i passaporti”, “e hanno cancellato filmati e fotografie dalla memoria di macchine e telecamere. Alle nove (le 15 in Italia, ndr) torneremo nel palazzo del ministero dell’Interno dove ci diranno la nostra sorte”.
Commenti riguardo il post