Crozza nel Paese delle Meraviglie, ieri sera prima puntata su La7 con uno share del 7.71%. Riflessioni
Crozza nel Paese delle Meraviglie, ieri sera è andata in onda, in prima serata con la durata di un’ora, la prima puntata del nuovo show di Maurizio Crozza.
La reazione del pubblico è stata ottima, visto lo share rilevato di ben un 7.71%.
Crozza nel Paese delle Meraviglie, non ha smentito le aspettative, difatti abbiamo potuto vedere la satira politica di Crozza che ben conosciamo, alle prese col collaudato personaggio, molto ben riuscito, di Roberto Formigoni sempre più all’interno degli scandali attuali in Regione Lombardia. Crozza sempre pungente non si è risparmiato e poi, quella a Formigoni, come satira, gli riesce proprio bene, scommetto che non pochi hanno riso.
A Crozza nel Paese delle Meraviglie, ci sono stati anche delle “satire novità”. Iniziamo con la satira su Giorgio Gori, davvero ben mirata e pungente, specialmente su quello che ha fatto Gori in passato per la televisione e per “rimbambire” il pubblico. Ne è uscito il quadro di un personaggio davvero difficile da inquadrare che, nonostante il viso dell’ex bravo ragazzo, ed il sorriso “sornione” risulta abbastanza “ambiguo” almeno alla maggior parte del pubblico che poteva assistere allo show di Crozza.
Ottima satira, comunque, facilmente catalogabile come “di parte”. Ma del resto, ormai tutto è “di parte”, la differenza? Dipende solo da che parte si guardi.
Crozza nel Paese delle Meraviglie, dopo l’inedito Giorgio Gori, finanziatore e promotore di Matteo Renzi nella sua campagna elettorale, non ha risparmiato l’altro grande “burattinaio” di questa nuova campagna elettorale, Gianroberto Casaleggio, l’altro promoter che muove i fili della Campagna elettorale di Beppe Grillo.
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Ma se la maggior parte di noi, più o meno, sa chi sia Giorgio Gori, anche in virtù dell’eredità di informazioni lasciate dal suo famoso padre Cecchi Gori, la maggior parte dei video ascoltatori, scommetto non sapesse chi proprio fosse Gianroberto Casaleggio.
Gianroberto Casaleggio, imprenditore italiano, oltre ad occuparsi di “strategie di Rete”, all’interno del M5S non è un personaggio da poco, come appunto si definì alcuni mesi fa in una lettera mandata al Corriere della Sera, ne è addirittura il cofondatore insieme a Beppe Grillo. Anche qui, la satira di Beppe Grillo è stata pungente tanto da mettere in guardia, chiunque la vedesse dal prendere, sottogamba, sia questo che il precedente “burattinaio” politico.
Non ha poi risparmiato anche Fabio Briatore, anche se già da un po’ collaudata, la sua satira su Briatore, è stata aggiornata e rinforzata.
Crozza nel Paese delle Meraviglie ha dipinto Briatore come un “Millionaire” che ostenta la sua ricchezza ma che ha poca considerazione di chi ci possa essere fuori dal suo invisibile mondo, quasi sfiorando l’assurdità per un paese comune, ma non per l’Italia purtroppo fuori dal comune, che Briatore possa essere un possibile candidato alle prossime elezioni politiche italiane!
Insomma Crozza nel Paese delle Meraviglie è, occhio e croce, come il M5S e Beppe Grillo per la scena politica Italiana: facile da odiare per la sua pungente satira che davvero non si risparmia e non cade mai nello scontato, ma che, appunto perché, o lo si ama o lo si odia, costituisce un pericolo per molti suoi antagonisti di fatto, di politica e, cosa per nulla trascurabile, anzi, d’opinione..
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