Mutui? Missione impossibile!
La casa, un tempo considerato l’investimento ottimale per eccellenza, non tira più. Il mercato immobiliare, già in difficoltà negli ultimi anni, è letteralmente crollato nel secondo trimestre 2012.
Le compravendite di edifici a destinazione residenziale calano del 23,6%, registrando le condizioni tendenziali più sfavorevoli dal primo trimestre 2008.
Il crollo riguarda principalmente i centri minori (-25,1%), mentre è leggermente attenuato nelle grandi città (-21,8%).
La statistica notarile relativa al secondo trimestre 2012 registra 167.721 atti di compravendita, nella quasi totalità (156.552 peri al 93,3%) relative ad abitazioni.
Chiaro esempio della crisi del mattone in atto è il calo, registrato dall’Istat, del 41,2% della concessione di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare.
I mutui, finanziamenti e obbligazioni concessi nel secondo trimestre 2012 sono stati 69.830, contro i 118.834 dello stesso periodo del 2011, registrando così un tracollo del 41,2%. Il calo maggiore si registra nelle Isole (-58,3%), mentre il Centro è l’unica zona d’Italia ad avere una performance migliore (sarebbe più giusto dire meno grave) del paese, con un calo del 36%.
Anche per mutui, finanziamenti e obbligazioni la situazione è peggiore nei centri minori (-42,7%) rispetto alle grandi città (-39,1%).
Tutti questi dati, quando mancano pochi giorni alla scadenza del saldo Imu (17 dicembre, lunedì prossimo), aumentano ulteriormente le già grandi preoccupazioni degli italiani. Non ci vogliono ulteriori statistiche infatti per capire che quest’anno le tredicesime (per chi ha la fortuna di riscuoterle, s’intende) andranno spese largamente in tasse.
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