Nonostante l’ottimismo spensierato del governo Letta, l’Italia non riesce ad uscire dal pantano di questa crisi economica che dilaga ormai da molto tempo nel nostro paese, e a dircelo sono i dati dall’ICC (Indicatore Consumi Confcommercio) che denotano un’Italia in caduta libera da ben 20 mesi.
Crisi: L’Italia è in caduta libera, lo dicono i dati dell’ ICC
Nello stesso periodo del 2011 solo 3 settori su 8 denotavano una leggera perdita (-1,8% abbigliamento e calzature) (-1,7% beni e servizi per le comunicazioni) (-0,1% beni e servizi per la casa).
Nel 2012 il trend negativo prende il sopravvento e la tendenza è invertita. Solo 2 settori su 8 sono in leggero guadagno, mentre tutti gli altri crollano, con il comparto “beni e servizi per la mobilità” che si aggiudica la maglia nera con un calo del -5,5%. Ma, nonostante le rassicurazioni del governo Letta, i sorrisi e i gestacci, i sodalizi per “il bene del paese”, le interdizioni cortigiane verso I’UE, nel 2013 i dati indicano che l’inversione di tendenza ancora non c’è stata, anzi, l’Italia segna un record negativo con ben 8 settori su 8 in perdita, e un trend rispetto al periodo precedente in caduta libera.
La Confcommercio ritiene che: “Il deteriorarsi delle condizioni occupazionali e reddituali delle famiglie, stia determinando una dinamica della domanda al ribasso in questo inizio 2013“.
Certo non serve essere degli esperti di economia per comprendere il circolo vizioso nel quale siamo prigionieri da qualche anno a questa parte. La precarietà ha un ruolo centrale in questo meccanismo di incertezza economica che sta devastando il nostro paese.
“I dati ci dicono che indistintamente i consumi sono ancora in caduta libera per tutti i settori merceologici“, queste le parole del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che aggiunge “questo ci dice in modo chiaro ed evidente che dobbiamo cancellare qualsiasi ottimismo di maniera.”
Secondo Sangalli, per uscire da questa crisi bisogna agire innanzitutto sulla domanda interna, “perché” dice il presidente di Confcommercio “un problema reale nel nostro paese e la debolezza strutturale della domanda interna, e se si vuole veramente tornare a crescere, deve essere sollecitata“.
Nel frattempo, il Presidente Del Consiglio sembra più interessato a discutere su Twitter del fatto che Wanda Marra gli abbia dato dello juventino, piuttosto che preoccuparsi di rilanciare l’economia nel nostro paese.
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