Il Front Nationale di Marine Le Pen ha ottenuto quasi il 18 per cento dei voti in Francia, il 23 aprile il primo ministro olandese Mark Rutte si è dimesso perché non era più in grado di amministrare a causa della lotta che gli ha fatto il suo alleato di governo, il destrorso Geert Wilders che porta avanti la sua lotta all’euro: Wilders si è rifiutato di votare tagli al bilancio per 15 miliardi di euro. A Praga, il governo di Petr Necas ha iniziato a vacillare. Lo steso François Hollande dice di non voler più obbedire agli ordini di Angela Merkel e rivedere in primo luogo il fiscal compact. Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle vuole che l’Italia esca dallì’euro.
Il pomo della discordia è ovunque l’Europa. In molti ne vogliono uscire e dicono di non voler subire i diktat di Bruxelles. L’austerità è terreno fertile. Le cose vanno sempre peggio per i cittadini comuni: disoccupazione, tagli allo stato sociale, contrazione del credito. I cittadini vogliono politiche fiscali meno rigide.
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