Costa Concordia, Schettino già stato “ripreso”, in passato, per eccesso velocità! |Audio Eliccotteri passeggeri
Allora è proprio vero che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, si perché man mano che si avvicina il processo per la sciagura del Costa concordia sugli scogli dell’isola del Giglio, emergono altri inquietanti fatti, che ci fanno capire che dopotutto, questa usanza , degli “inchini”, ora fortunatamente vietata, avrebbe potuto provocare, chissà quanti altri episodi pericolosi.
Il 4 giugno 2010 l’ex comandante Francesco Schettino, al comando della Costa Atlantica, venne ripreso per l’alta velocità “durante l’ingresso nel porto di Warnemunde (Germania) manovrando a una velocità compresa tra i 7,7 e 7,9 nodi, causando danni alla nave Aida Blu ormeggiata nel porto”.
E’ quanto emerge dalle carte dell’inchiesta, condotta dalla Procura di Grosseto, sul naufragio della nave Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio scorso al largo dell’isola del Giglio. La società Costa Crociere chiede conto dell’accaduto al comandante Schettino e gli indirizza una riservata personale “come attenta riflessione che consenta di evitare in futuro simili episodi”.
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Schettino risponde alla società dicendo di “non essere stato a conoscenza del limite di velocità e di non aver ricevuto notifica di infrazione da parte delle autorità competenti. Il pilota, proseguiva il comandante, indicava una velocità di transito in canale di circa 7 nodi, la stessa che veniva da me concordata e pianificata col bridge team, e aggiunge, riguardo ai danni all’altra nave obiettando l’esistenza di “probabili concause dell’evento”.
In una successiva lettera dell’11 ottobre 2010, inoltre, da parte della società crocieristica, viene contestato Francesco Schettino come “l’episodio si sarebbe potuto evitare con una maggiore attenzione e conoscenza dei documenti che regolamentano la navigazione”.
Ed ora ascoltiamo questi due audio riguardanti le difficili fasi di recupero dei passeggeri del Costa Concordia, la notte del naufragio. Si tratta di comunicazioni fra passeggeri ed elicotteri del soccorso, il tutto in condizioni di estremo pericolo, a nave già pericolosamente inclinata e con scarsa visibilità.
(Via/ANSA)
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