Strada in discesa verso il nuovo Conclave. Dalle ore 20 di ieri sera, con le dimissioni di Papa Benedetto XVI, è iniziata la cosiddetta “Sede Vacante”, ovvero la fase di transizione tra un Papa e il suo successore.
Dalla Sede Vacante al Conclave
Il Cardinale Camerlengo Tarcisio Bertone ha apposto i sigilli alla camera e allo studio del Pontefice, nonché alle persiane della finestra da cui si affaccia per recitare la preghiera dell’Angelus. Il Camerlengo ha preso dunque possesso del Palazzo Apostolico Vaticano da cui eserciterà durante l’interregno le funzioni di custodia e di governo. Sebbene sia avvenuto solo due volte nella storia della Chiesa (Leone XIII nel 1878 e Pio XII nel 1939) il Cardinale Camerlengo può essere eletto Papa.
Il Decano del Collegio dei Cardinali, Angelo Sodano, avrà invece il compito di convocare i Cardinali elettori in vista del futuro Conclave. Egli avrà inoltre il compito di comunicare al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede lo stato di Sede Vacante. In passato è avvenuto con una certa frequenza che il Cardinale Decano venisse eletto al soglio pontificio. Il caso più recente è proprio quello dell’attuale Papa dimissionario Benedetto XVI, di cui Angelo Sodano è stato l’immediato successore.
Il Conclave, in base alle disposizioni di Papa Giovanni Paolo II non può iniziare prima di quindici giorni dopo la morte o, in questo caso, le dimissioni del Pontefice. Benedetto XVI ha tuttavia emanato lo scorso 22 febbraio 2013 un atto ufficiale, il Motu Proprio “Norma Nonnullas” permettendo di anticipare la data di inizio del Conclave, a patto che i Cardinali elettori (ovvero i componenti del Collegio Cardinalizio che non abbiano ancora compiuto l’età di 80 anni) siano tutti presenti a Roma.
Il nuovo Papa deve ottenere il voto di almeno i due terzi dei Cardinali elettori. Questo quorum è valido per le prime 34 votazioni (o 33 se non si effettuano votazioni nel primo giorno di Conclave). Si svolgono due votazioni per ogni giorno. A partire dalla 35° (o 34°) votazione si procederà al cosiddetto ballottaggio. Resteranno cioè in lizza solo i due cardinali più votati nel precedente scrutinio e verrà eletto Papa colui il quale, tra i due, riuscirà a raggiungere comunque il quorum dei due terzi dei voti.
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