Cardinali elettori già riuniti in Cappella Sistina per la seconda votazione del Conclave 2013. I porporati, dopo la messa e le “orazioni dell’ora media” procederanno alla votazione.
Nel caso in cui un candidato ottenga la maggioranza richiesta dei 2/3 vedremo immediatamente l’attesa fumata bianca che segnalerà al mondo l’elezione del nuovo Papa.
In caso contrario si procederà invece a una terza votazione, al termine della quale saranno bruciate, in ogni caso, le schede di entrambe le votazioni unitamente agli appunti di tutti i cardinali. In caso di ulteriore fumata nera nel pomeriggio verrà ripetuta la procedura con altre due votazioni.
I cardinali elettori hanno deciso di iniziare già ieri sera a votare. Era loro facoltà, in effetti, rinviare a stamattina il primo scrutinio. L’accelerazione potrebbe essere l’indizio di un Conclave breve.
Conclave 2013: oggi il nuovo Papa? I precedenti
L’attuale “Papa Emerito” Benedetto XVI fu eletto al quarto scrutinio, nel secondo giorno di votazioni.
L’elezione di Giovanni Paolo II richiese invece tempi più lunghi. I due candidati “forti” del secondo Conclave del 1978, convocato dopo la morte prematura di Papa Luciani, erano infatti il conservatore arcivescovo di Genova Giuseppe Siri e il progressista arcivescovo di Firenze Giovanni Benelli. Quest’ultimo, si dice, giunse vicino all’elezione nei primi scrutini. Lo stallo tuttavia si prolungò fino a far crescere le quotazioni di un Papa straniero: Karol Wojtyla, futuro Papa Giovanni Paolo II, fu eletto all’ottavo scrutinio, al terzo giorno di votazioni.
Papa Albino Luciani (Giovanni Paolo I) fu eletto al quarto scrutinio, sostenuto dai progressisti di Giovanni Benelli e dai cardinali dei paesi del Terzo Mondo, battendo per la prima volta Giuseppe Siri.
Papa Paolo VI fu eletto invece al sesto scrutinio. Già in quell’occasione uno dei più convinti oppositori del nuovo Pontefice fu Giuseppe Siri.
Giovanni XXIII, il Papa “buono” artefice del Concilio Ecumenico Vaticano II fu invece eletto al quattordicesimo scrutinio. Doveva essere, nelle intenzioni di alcuni cardinali, un Papa di transizione. Fu invece un autentico rivoluzionario.
Giuseppe Siri: l’eterno papabile che, forse, fu eletto Papa
Giuseppe SiriE Giuseppe Siri? Nel 1958, al momento dell’elezione di Papa Angelo Roncalli (Giovanni XXIII) faceva già parte del collegio cardinalizio. Aveva 52 anni. Alcuni autori, tra cui il giornalista Paul L. Wilson, affermano anzi che Giuseppe Siri fu in realtà eletto Papa proprio nel Conclave del 1958, ma gli fu imposto di rinunciare per motivi politici.
Il dubbio sorse poiché una delle fumate del 26 ottobre 1958 sembrò decisamente bianca. Si narra che Siri sarebbe stato eletto Papa e avrebbe scelto il nome di Gregorio XVII, ma sarebbe stato indotto a rinunciare poiché i cardinali dei Paesi dell’est europeo, ai tempi sotto regime comunista, poiché la sua scelta avrebbe provocato “gravi disordini e l’assassinio di diversi vescovi oltre la cortina di ferro”. Altri ritengono invece che il “problema” fosse costituito dall’età, ritenuta troppo giovane, del porporato genovese.
Le autorità vaticane hanno tuttavia sempre smentito ogni ricostruzione su tale eventuale elezione. Giuseppe Siri, considerato delfino del precedente Papa Pio XII, si è spento nella sua Genova nel 1989.
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