Dall’uscita da Schengen al “Buy European”
…propaganda elettorale- critiche che non mancano ma Sarkozy si batte per una politica europea!
Nicolas Sarkozy in occasione del meeting di domenica 11marzo a Villepinte si è a lungo intrattenuto sulla necessità di una politica europea: dal problema dell’ immigrazione e della sicurezza delle frontiere a quello economico del “Buy European”.
Il presidente-candidato ha annunciato che si batterà per una revisione degli accordi di Schengen e ha minacciato di sospendere la partecipazione della Francia se non sarà instaurato un governo politico di Schengen.
Il porta parola del governo tedesco ha reagito prontamente. La Germania ritiene che la libera circolazione nello spazio di Schengen sia un “bene prezioso”,che costituisca ”una libertà fondamentale” e anche la reazione della stampa tedesca non si è fatta attendere. Critiche dal settimanale Der Spiegel, nella sua edizione on line,che ritiene che l’attuale presidente francese sia a caccia di voti che ricerca tra i potenziali elettori di Marine Le Pen, la candidata del Fronte Nazionale.
Secondo il quotidiano di sinistra Taz .De, Nicolas Sarkozy cerca di impressionare il proprio pubblico, facendo “il duro”e minacciando l’Europa. Un tipo di proposte che possono piacere all’elettorato ma che hanno poco a che vedere con la realtà politica.
Da Bruxelles la Commissaria Europea che si occupa dei problemi di immigrazione, d’altro canto, anticipa tutta la difficoltà che richiede riformare la zona Schengen dato che ogni modificazione deve passare attraverso cambiamenti dei trattati europei.
Ma la Commissaria Europea ricorda anche come l’accordo Schengen sia già in via di revisione a Bruxelles, e come una riforma sia stata lanciata in seguito alla domanda di diversi paesi tra cui la Francia, nel settembre 2011, dopo i problemi con l’Italia nella primavera di questo stesso anno, causa l’afflusso massivo di clandestini dal Nord Africa.
La riforma prevedrebbe una sorta di controllo sui paesi che non controllano bene le frontiere, un po’ come avviene con la riforma della zona euro.
Per quanto riguarda l’economia Sarkozy indirizza un appello solenne all’Unione Europea perché si coalizzi per combattere a armi uguali contro i concorrenti internazionali…perché “l’Europa non rimanga l’unica regione del mondo che non si difende”perché “non si può subire la legge dei paesi più forti” facendo riferimento a tutti quei paesi che praticano il protezionismo e poi invadono le economie sviluppate con i loro prodotti.
Da qui nasce il progetto del “Buy European act” (sul modello del “Buy American act”)anche per favorire le ditte che producono in Europa.
Il candidato-presidente Sarkozy si aspetta anche che l’Unione europea esiga dai suoi partner la reciprocità commerciale.
Conclude poi il suo intervento con la minaccia di una applicazione unilaterale di queste regole da parte della Francia, qualora, nello spazio di un anno, non ci sia nessun serio avanzamento con i partner europei.
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