Come4, nato il sito porno dai contenuti sessuali espliciti i cui proventi svilupperanno, in parte, progetti etici
Come4, un sito porno in cui i contenuti sono generati dagli utenti ma, non un comune sito di categoria, bensì una nuova forma per finanziare progetti etici di grande spessore. Come4 devolverà una parte dei propri incassi per la lotta contro la fame nel mondo.
Poichè è risaputo che, il mercato del porno, non conosce crisi, un ricercatore e filosofo ed un urbanista, hanno creato, dal nulla, Come4.
Ormai sappiamo che con la crisi dei posti di lavoro e la recessione, per poter “sbarcare il lunario” occorre soprattutto avere una fervida e creativa mente capace, spessissimo, di inventarsi il lavoro dove non c’è o, perlomeno, di sfruttare una “mercificazione” vecchia come il mondo per innalzarla a livelli ben superiori.
Intendiamoci, non sto parlando di “redenzione” ma semplicemente di grande acume nel “riciclare” una delle prime forme di baratto dell’umanità.
Il sesso. partiti da questo concetto, fatto Marco Annoni, ricercatore e filosofo, e Riccardo Zilli, urbanista che si occupa di web hanno quindi deciso di dare vita al progetto Come4, un sito porno, in particolare con “contenuti sessuali espliciti generati dagli utenti”, i cui incassi vengano almeno in parte devoluti in beneficenza.
Come4 è lanciata con un simpatico headline:
“Cosa faccio per il bene del mondo?” “Una sega” chiaro, diretto, efficace in tema e capibilissimo!
Marco e Riccardo intervistati su come si svolgerà il progetto etico su Come4 hanno semplicemente spiegato questa trovata, questo “uovo di Colombo”:
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“Le persone possono caricare, condividere e guardare materiale sessualmente esplicito, dalle foto di nudo artistiche a video amatoriali fatti in casa, gratuitamente”.
“I ricavi provenienti da pubblicità, banner e donazioni verranno poi reinvestiti per finanziare le cause selezionate. Infatti la particolarità di Come4, è che, ogni contenuto, sarà collegato ad una causa benefica tra quelle disponibili all’interno del sito al momento dell’upload”
A questo punto però, forse, molti di voi si saranno chiesti: si ma il fine … giustifica i mezzi?
Potrà mai una “Mission” africana o peruviana, giusto per fare un esempio, accettare i sostentamenti provenienti dal “mercato del sesso”?
Si una matassa davvero molto pesante da srotolare che potrebbe rischiare di mettere in crisi l’intera, o almeno una buona parte, dell’operazione etica del progetto, quella di estrazione Cattolica, mentre i progetti di cooperazione internazionale non governativi forse potrebbero accettare, più facilmente, queste donazioni.
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