Il palinsesto pomeridiano del pomeriggio di Italia 1 è stato da poco modificato, infatti, sono stati introdotti nuovi programma ma uno in particolare è stato risucchiato in un vortice di polemiche e addirittura è stata fatta una petizione per fermare la messa in onda di questo programma. Il programma in questione è Come mi vorrei condotto da Belen Rodriguez, non vi preoccupate neanche io sapevo dell’esistenza di questo programma e vivevo lo stesso.
Come mi vorrei è un programma in cui Belen aiuta delle giovani ragazze, molto spesso adolescenti, a “piacersi di più” e lo fa modificando il look della ragazza “che non si piace” in modo che questa a fine puntata si piaccia. Senza scendere troppo nei particolari, altrimenti si rischia di ridurre il tutto a tanta pubblicità gratuita, è questo il succo del programma e fino a questo momento non c’è nulla di sbagliato, in fondo siamo abituati a vedere programmi del genere come Bisturi che più che un programma televisivo sembrava un inno alla chirurgia plastica, sennonchè una studentessa padovana ha deciso di fare una petizione contro Come mi Vorrei perchè ritenuto un programma sessista e pieno di stereotipi.
La petizione contro Come mi vorrei ha raggiunto già le 32.00 firme e più, motivo per cui sono molti a concordare con la ventenne studentessa padovana soprattutto se consideriamo il fatto che per abrogare il porcellum sono state raccolte a stento 500.000 firme. Nel fare una petizione non c’è nulla di sbagliato in quanto viviamo in un sistema democratico ma quello che su cui riflettere è se sia davvero necessario visto che le televisioni sono dotate di telecomando e che quindi basterebbe premere un tasto e poi porterà davvero a qualcosa? Secondo me a ben poco, perchè fino a quando continuerà a fare una certa percentuale di Share il programma andrà in onda anche con migliaia e migliaia di firme.
Una frase che ha dato fastidio all’autrice della petizione e che riporto, dopo averla letta sul sito del fattoquotidiano, è la seguente :” Se ti vesti così è normale che ricevi commenti negativi, io se tu passassi per strada così una battuta con le mie amiche te la faccio“. Come si evince facilmente, si fa riferimento, spudoratamente, al concetto di omologazione e all’obbligo di entrare in determinati canoni, pena l’esclusione. Ma questi canoni sono stabiliti da una ragazza che mostra la sua “farfallina” con estrema facilità per farsi pubblicità, e non solo mostra come “dimostra” il video hard attualmente in circolazione, oppure da una televisione che non fa altro che fungere da specchio a una società che continua a “combattere per l’affermazione del sesso debole ma non disdegna di diventare una donna-oggetto?”.
Quindi, Come mi vorrei non fa altro che soddisfare le richieste di una piccola fetta di pubblico e questo lo testimonia la percentuale di ascolti e non fa altro che dar forza all’espressione “l’apparire viene prima dell’essere”, si ma per quanto tempo?, nel senso che l’estetica è importante è di forte impatto almeno inizialmente, ma dopo 5 minuti, un ora, un giorno, un mese ci si rende conto che l’estetica conta pochissimo. In conclusione, non so se sia giusto o meno fare una petizione contro Come mi vorrei, un programma che come gli altri ti rende bello fuori “ma resti brutto dentro“, fatto sta che potrebbe trattarsi anche di un modo per farsi pubblicità con questa petizioni perchè ci sono cose più importanti a cui prestare attenzione e poi un famoso detto siciliano dice “Cu è chiù fissa, Carnalivaru o cu ci va appresso?” che tradotto significa ” Chi è più stupido, Carnevale o chi ci va appresso?”.
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