Negli ultimi tempi il traffico dati mobile sta aumentando notevolmente grazie alla diffusione di piani tariffari dedicati, e tutto sommato economici, che soprattutto tra i giovani permettono di rimanere sempre connessi con i propri amici sui social network di maggior successo e di condividere in tempo reale foto, video, informazioni, dati ecc.
Gli smartphone di nuova generazione supportano quasi tutti gli standard di connessione dati ad oggi disponibili nel nostro pase ovvero: GPRS, EDGE, 3G, UMTS e HSPA.
Queste sigle però molte volte generano confusione e non sempre è chiaro quale sia il tipo di connessione migliore su cui appoggiarsi, quindi cerchiamo di capire meglio cosa indicano le sigle e soprattutto di che tipo di connessione siamo usufruendo.
La sigla GPRS identifica le connessioni 2.5G ovvero la tecnologia di scambio dati a pacchetto che permette anche l’invio degli MMS.
La rete EDGE ha una velocità di connessione migliore rispetto al GPRS con una media da 60 kbps a 180kbps.
Le sigle 3G ed UMTS identificano invece una connessione a banda larga con velocità teorica da 380-700 kbps.
Lo standard 3.5G che identifica le connessioni HSPA, HSPA+ e HSDPA, questo tipo di connessione attualmente è la migliore in Italia è permette di raggiungere una velocità dai circa 3.6 Mbps ai circa 7.2 Mbps. Con questa connessione si potrà infatti navigare, guardare filmati in streaming, scaricare applicazioni o giocare in multiplayer on line.
Abbiamo infine lo standard 4G identificato con la tecnologia LTE (Long Term Evolution) che addirittura portano la media di velocità fino a circa 100Mbs in download e 50Mbs in upload, dunque delle caratteristiche impressionati e nettamente al di sopra delle principali offerte internet domestiche.
Al momento questo standard è supportato soltanto dagli smartphone Top Gamma dei vari produttori Iphone 5 e Galaxy S III I9305 LTE per citarne alcuni ed è per questo che la diffusione sulle nostre frequenze è ancora scarna; in Italia infatti la connessione 4G è offerta, al momento, soltanto dagli operatori Tim e Vodafone ed è disponibile solamente in alcune zone nelle città di Torino, Milano, Roma e Napoli, ma si spera che si possa coprire l’intero Stivale entro il 2013.
Articolo a cura di Marco Laezza
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