Oggi vi racconto una storia, la storia del cognome materno, una storia che non sembra appartenere a una società patriarcale come quella italiana ma che invece ci accompagna già da qualche anno.
La nostra storia ha inizio nel 1990, quando una coppia milanese tentò di registrare all’anagrafe la figlia con il cognome materno ma lo Stato italiano si oppose e negò loro questa opportunità. La coppia, però, non si diede per vinta e da quel momento intraprese una vera e propria battaglia legale che è giunta fino al vaglia della Corte di Strasburgo. Da quel momento di acqua sotto il ponte ne è passata,oppure no!, infatti, durante i primi giorni di Gennaio del corrente anno, la Corte Europea ha dato ragione alla coppia milanese e ha deliberato stabilendo che ai genitori deve essere riconosciuto il diritto di attribuire alla propria figlia il cognome materno.
Tale decisione è frutto di una sentenza, all’interno della quale viene affermato che l’ordinamento giuridico italiano viola l’articolo 8 e l’articolo 14 della Convenzione Europea. L’articolo 8 vieta l’eccessiva interferenza dello Stato nella vita familiare mentre l’articolo 14 vieta qualsiasi tipo di discriminazione. Conseguentemente a questa sentenza, anche nel Bel Paese sarà riconosciuto il diritto di attribuire ai figli il cognome materno, tuttavia è ancora presto per porre la parole fine alla nostra storia.
Come è facilmente intuibile, tra non molto si avranno fratelli e sorelle con cognomi diversi anche doppi in qualche caso, ma il vero problema è che per dare il cognome materno ai propri figli servirebbe una dichiarazione esplicita, ma cosa ancora più importante, una dichiarazione nella quale viene detto che entrambi i genitori accettino questa decisione. Quindi, nel caso in cui il padre non è d’accordo con tale decisione, il cognome paterno verrà attribuito automaticamente.
Una storia all’italiana, che non conosce la parola fine, della quale non si conosce il numero di capitoli ma si sa per certo che creerà varie controversie e dibattiti politici che non porteranno a niente. Il popolo italiano, intanto, ha accolto bene questa decisione e a conferma di ciò è il vero e proprio boom di “neo genitori” che hanno espresso la volontà di dare ai propri figli entrambi i cognomi o solo il cognome materno.
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