Si è aperto oggi a Torino il 16° Environmental Film Festival Cinemambiente, che vedrà alternarsi proiezioni, dibattiti, incontri ed eventi sulla tematica ambientale, fino al 5 giugno. Ante presentazione: Black Out di Eva Weber e Orange Witness di Andrew Nisker. Ecco le novità.
cinemambienteL’iniziativa dell’ Associazione Cinemambiente e del Museo Nazionale del Cinema, si articolerà con proiezioni nelle diverse sale del Cinema Massimo. Apre ed inaugura il Festival, in anteprima nazionale, il film sulla bio diversità, “The fruit hunters” di Yung Chang. Sa di paradiso ed è eccezionalmente presentato dall’attore hollywoodiano, protagonista, Bill Pullman (Balle Spaziali) presente in sala. Un film sui “cercatori di frutta”, che girano il mondo in cerca di frutti ormai rari. O eventualmente ne ricercano in antichi dipinti rinascimentali, con molta ironia, per riscoprirli.
Cinemambiente fa parlare di sè
Dieci sono i film del concorso internazionale documentari. Fra questi l’anteprima di Fuck for Forest, il progetto dell’omonima organizzazione ambientalista non-profit Norvegese, ora trasferita a Berlino. Noti in rete, gli episodi dei porno attivisti, sono venduti a scopo di raccolta fondi per la salvaguardia della foresta tropicale. Presentato precedentemente al Sundance Film Festival di Robert Redford, sarà proiettato Blackfish. Il documentario e storia di Tilikun, orca in cattività, divenuta assassina del suo stesso trainer, porta consapevolezza sui luoghi deputati per il divertimento umano e per la sofferenza animale. Due novità tra i concorsi internazionali. One Hour dedicato ai documentari internazionali della durata inferiore ai 60 minuti. E per conoscere i futuri sviluppi, La casa di domani presenta cinque film.
Spazio dedicato agli Ecotalk al Circolo dei lettori. Incontri e dibattiti con esponenti internazionali dell’ambientalismo. Primo fra tutti Pierre Rabhi, agricoltore e filosofo, padre del concetto di “Oasi in tutti i luoghi”. E ancora Luca Mercalli, Rossano Ercolini, Daniele Incalcaterra, Helena Norberg-Hodge e Chris Paine. L’evento fa parte degli Smart City Days, giornate con particolari iniziative tra cui smart building, car sharing. Impatto zero con bike sharing anche per gli ospiti del Festival, per i pasti, a chilometri zero, e sui biglietti disponibili online. Virtuosismo e segnale che cambiare cultura, per vivere meglio, si può.
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