Le prime due elezioni hanno danneggiato Bersani: Marini ne è infatti uscito sconfitto. Un punto di accordo potrebbe invece essere Chiamaparino, ex sindaco di Torino.
Le prime due elezioni del Presidente della Repubblica, così come era prevedibile, si sono rivelate un nulla di fatto. Fraintendimenti, dissapori, divisioni: il parlamento italiano è oggi più che mai specchio del nostro Paese. Quello che era il candidato di eccellenza, Marini, nome dato dal partito democratico e teoricamente sostenuto da esso, da Pdl, Scelta Civica e Lega, non ha sfondato il quorum come alcuni credeva. Le motivazioni sono ovvie: il popolo italiano vuole sì una persona esperta, saggia, che sappia guidare saldamente la nave che affonda, ma che in qualche modo sia un outsider, uno di quelli che sì, hanno seduto al potere ma non più di tanto, che abbiano opinioni proprie , che si siano distinti per meriti particolari e che possiedano una personalità di spicco. Richieste che la rosa dei candidati al Quirinale non riesce a soddisfare: le critiche al Pd sono arrivate per Marini, che è stato il cosi detto “male minore”, ma giungerebbero senza ombra di dubbio per Amato, D’Alema, Finocchiaro e Prodi, sebbene quest’ultimo sia percepito in modo migliore dal popolo. Si potrebbe optare per Rodotà che accoglie consensi ovunque e sembra accordare tutti, sia per le sue qualità umane che per quelle professionali: un nome proposto dai cinque stelle, ma che rimane comunque sempre la terza scelta dei cinque stelle. Per Rodotà in meno di 24 ore si è risvegliato un “uno per tutti, tutti per uno”, ma per i grillini anche lui sembra essere “il meno peggio”, essendo arrivato alla candidatura dopo Gabanelli e Strada. Eppure forse vi è un personaggio che può accomunare i desideri sia della classe politica che del popolo ed è un nome già apparso, a sorpresa, durante le elezioni e che è stato votato proprio dall’ala più instabile del Pd, quella renziana: Sergio Chiamparino.
Sergio Chiamparino, da sindaco a possibile Presidente della Repubblica
La carica per la quale è maggiormente conosciuto è quella di sindaco di Torino, ruolo che ha ricoperto dal 2001 al 2011. In questo stesso periodo è stato però anche Presidente Nazionale Comuni Italiani e coordinatore dei Sindaci delle Città Metropolitane. Insomma, un uomo che di politica se ne intende e che ha ricoperto il suo ruolo in modo dignitoso, tanto da essere stato eletto dal Sole 24ore come il sindaco più apprezzato di tutta Italia. Nelle ultime due votazioni, il suo nome è stato fatto in Parlamento, con un apprezzamento addirittura raddoppiato nella seconda votazione: oltre 80 ! Non è un gran numero se si considera la cifra di voti che il Presidente della Repubblica deve avere, ma è comunque un segnale che forse non dovrebbe essere trascurato. Dopo la prima votazione ha così dichiarato : “Figuriamoci se me lo aspettavo. Puntare sul mio nome è una forma di dispersione del voto. Ricordo quando seguivo l’elezione del presidente della Repubblica. Durante lo spoglio ricorreva il nome di Leone e ogni tanto spuntava quello della Loren. Ecco, oggi mi sono sentito come la Loren. Al di là di tutto, mi fa piacere. Se non altro, è la dimostrazione della simpatia verso la mia persona” Dopo puntualizza:”Confido che chi ha scritto il mio nome sappia al più presto trovare una soluzione nell’interesse del Paese“. Eppure c’è chi è pronto a sostenerlo e a votarlo dopo la disfatta del PD: Chiamparino sembra essere un ponte tra il vecchio e il nuovo, un outsider che conosce comunque bene i giochi della politica, espressione del partito di maggioranza delle ultime elezioni, gradito ad una porzione sufficientemente ampia di italiani. Resta solo da vedere se Bersani, a cui tocca il gramo compito di proporre un altro nome e dare un altro indirizzo al partito dopo la disfatta del nome di Marini, disfatta quasi peggiore di Caporetto, voglia accogliere questa proposta dei suoi parlamentari. Ovviamente c’è già chi critica qualsiasi coinvolgimento di Chiamparino come Alberto Airola, neosenatore della sponda grillina che dichiara “Quando sento il nome di Chiamparino durante lo spoglio, da Torinese, mi corre un brivido lungo la schiena”. Alle critiche dei grillini siamo però già abituati: più che altro, ci si stupirebbe del contrario!
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