Celiachia: secondo l’AiC ne sono affetti un italiano su 100. Cos’è? Da cosa viene? Come ci si convive nel migliore dei modi? Un po’ di informazioni e un libro sull’argomento.
Celiachia: immagine della biopsia dell’intestino tenue di un celiacoCeliachia: informazioni e istruzioni per viverla al meglio.
L’AiC (Associazione italiana Celiachia), promuovendo sul suo sito la Fondazione Celiachia ONLUS, ci avverte che ne sono affetti un italiano su 100.
Si tratta di un problema genetico che interferisce con i meccanismi dell’intestino tenue e che si verifica in individui di tutte le età con varie intensità e con vari sintomi. Numerose pubblicazioni trattano la questione, tra le quali ci sentiamo di segnalare il libro “sono celiaco, non malato!“.
In breve e semplicemente: si tratta di un’intolleranza permanente alla gliadina, una prolammina (proteina del glutine) e proteine simili, presente nel grano e nei frumenti in generale. Gli unici cereali che fanno eccezione sono il riso e il mais
Cosa comporta? La celiachia si presenta con una serie di sintomi che possono essere di varia natura a seconda della sua forma, ne esistono quattro: classica (o tipica), atipica (o celiachia florida), silente, potenziale (o latente) . La sintomatologia è veramente molto differente a seconda della tipologia di celiachia, comuni sono comunque delle lesioni del tratto intestinale tenue (di differente entità a seconda della tipologia di celiachia).
Sul sito dell’Associazione italiana Celiachia e su altri siti specializzati sono reperibili le istruzioni su questa intolleranza che non va sottovalutata, in quanto essendo un’intolleranza, se trascurata, può portare ad una evoluzione perniciosa e predisporre a patologie molto più gravi: le complicanze legate ad una diagnosi tardiva possono anche essere molto serie, si va dall’adenocarcinoma intestinale all’artrite reumatoide, passando per il linfoma non Hodgkin, neoplasia intestinale o esofagea, osteoporosi, patologie autoimmuni, renali e vascolari.
Non è quindi da considerare una malattia, ma possiamo senza tema di smentita ritenerlo un consiglio a modificare le proprie abitudini alimentari, nella prospettiva di una vita sana ed appagante, senza complicazioni future
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