3000 persone, formando una catena umana, manifestano nel sud della Francia contro le perforazioni petrolifere in Mediterraneo.
Catena Umana in Francia, Si Protesta
3000 secondo alcune fonti, 1450 secondo la prefettura ( i dati, come sempre, divergono profondamente) per formare una catena umana. A tanto ammonta il numero dei manifestanti che si sono dati appuntamento sulla spiaggia di Cabasson nel sud della Francia con lo scopo di formare una catena umana di protesta contro i petrolieri e a favore di un Mar Mediterraneo “pulito” e “senza petrolio”.
I manifestanti, anelli di una catena umana, nonostante un fortissimo vento, il mistral che soffiava con raffiche a più di cento chilometri all’ora, si sono riuniti sulla spiaggia di Cabasson davanti alla residenza presidenziale del Forte di Bregançon, nel comune di Bormes les Mimosas a una quarantina di chilometri da Saint Tropez, la domenica di Pasqua.
Tra i partecipanti la leader dei Verdi, Eva Joly, candidata per il partito EELL alla presidenza della repubblica francese. Eva Joly era presente come candidata e come cittadina, ritenendo importantissima la salvaguardia del Mediterraneo dove: “Si vengono a cercare gli ultimi barili di idrocarburi –ha detto la candidata– con tutti i rischi di maree nere e di inquinamento che questo comporta”
Il presidente Nicolas Sarkozy sabato, vigilia di Pasqua, aveva annunciato che si sarebbe opposto a perforazioni in Mediterraneo, ma secondo un porta parola dei militanti ecologisti, si tratta solo di “promesse elettorali”.