Dalle misure a Bruxelles dopo lo scandalo di etichette contraffatte e carne equina spacciata per bovina a carne di cavallo contaminata… la carne di cavallo non ha certo finito di far discutere e parlare di sé che si tratti di carne importata o delle famose lasagne taroccate.
Decisioni a Bruxelles
Mercoledi’ a Bruxelles le prime misure, decise in una riunione di emergenza della Commissione Europea a seguito dello scandalo della carne di cavallo, falsamente etichettata e spacciata come carne di manzo.
Per il prossimo mese di marzo sono previsti in tutti gli stati dell’Unione Europea 4000 test di DNA sui prodotti trasformati a base di carne bovina e sui cibi importati nell’U.E.
Test su prodotti etichettati come contenenti carne bovina, alla ricerca di eventuali tracce di DNA equino e test nei macelli alla ricerca di tracce di un farmaco antinfiammatorio, il Fenilbutazone, dannoso se introdotto nella catena alimentare umana, può, infatti, provocare gravissime anemie.
L’Italia, uno degli stati con il più alto consumo di carne equina, sarà il paese in cui saranno condotti il maggior numero di test alla ricerca del farmaco nella carne di cavallo.
Nuovo allarme in Gran Bretagna
Nuovo grido d’allarme dalla Gran Bretagna, dopo il ritiro dal commercio di prodotti surgelati a base di carne di manzo, come riportava l’etichetta, rivelatasi invece carne di cavallo.
Questa volta la voce del ministro dell’ambiente David Heath si è alzata per avvertire che carcasse di cavalli contenenti Fenilbutazone, il farmaco veterinario, dannoso per l’uomo (di cui si parlava in precedenza nell’articolo), un antinfiammatorio non steroideo che viene utilizzato in Gran Bretagna in cavalli che zoppicano per combattere i dolori, erano state inviate in Francia e rischiavano di essere finite nella catena alimentare.
Il ministro ha anche precisato che tracce di tale farmaco non erano state ritrovate nelle lasagne Findus. I due casi non sono dunque che indirettamente legati, oltretutto la carne di cavallo utilizzata nelle preparazioni surgelate arriva da altri paesi esterni al Regno Unito.
Allerta in Francia
La Francia già abbondantemente scossa dallo scandalo della carne equina, spacciata come bovina da falsa etichetta, e alla ricerca dei colpevoli della frode si è lanciata anche alla ricerca delle carcasse, provenienti dai mattatoi britannici.
Le carcasse sono state ritrovate nella regione di Calais, identificate e come ha rassicurato il ministro francese dell’Agricoltura, Stéphane Le Fol , saranno presto distrutte. Nessun pericolo che siano entrate in circolo nella catena alimentare ha assicurato il ministro e nulla a che vedere con lo scandalo europeo della carne di cavallo.
A quanto pare però non è la prima volta che carcasse di cavalli al Fenilbutazone, dal Regno Unito hanno attraversato la manica per finire in Francia, già in un articolo apparso sul Le Figaro a fine gennaio se ne parlava.
…e le indagini continuano.
Le indagini sulle lasagne contraffatte sono continuate con accertamenti, inchieste che hanno fatto il giro dell’Europa, per risalire a origini e colpe di produttori e fornitori.
A) In causa le lasagne Findus commercializzate in Gran Bretagna, prodotte con Carne equina e non bovina.
B) Findus rinvia la palla a Comigel, la ditta lussemburghese di surgelati sua sub contrattista che prepara le lasagne per Findus.
C) Comigel rinvia a sua volta sul francese Spanghero, il fornitore di carne, dove lui ha acquistato carne bovina, o almeno, creduta tale.
D) Il grossista Spanghero è rifornito da trader via Olanda e basati a Cipro.
E) La carne utilizzata per le lasagne incriminate arriva in ogni caso dalla Romania da dove è patita con l’etichetta “carne di cavallo”.
Conclusioni
Comigel, anche se non può essere considerata responsabile della frode, ha sicuramente mancato di attenzione e precauzione.
Possibile che una volta decongelato il prodotto non si siano accorti da odore e colore che non si trattava di carne di manzo? E in ogni caso le etichette della carne ricevuta portavano stampigliato “manzo” ma non erano conformi alla legislazione francese che richiede, provenienza, nascita, allevamento e macellazione.
La frode si ritiene che sia stata perpetrata nella fase D, tra i trader e Spanghero.
Spanghero, ritenuto colpevole sulla base di fatture, di prelievi e non ultimo perché dato il prezzo pagato non poteva ignorare che non si trattasse di manzo, si è visto immediatamente ritirare l’autorizzazione sanitaria e se l’accusa sarà provata rischia multe molto elevate e condanne penali.
Da oggi venerdì la brigata nazionale di veterinari sarà al lavoro nella ditta Spangaro per continuare ricerche e investigazioni.
L’UFC-QUE CHOISIR, unione di difesa dei consumatori prevede di costituirsi parte civile o attaccare in giustizia per truffa.
Secondo l’associazione se da una parte lo scandalo della carne di cavallo nelle preparazioni alimentari surgelate mette in luce l’opacità del sistema di forniture e la possibile colpevolezza degli industriali, dall’altra pone l’accento sull’importante responsabilità dei poteri pubblici ugualmente coinvolti.
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