Cantare per non russare o russare meno, uno studio britannico, spiega com,e con utili e mirati vocalizzi, ridurre il fastidioso rumore notturno.
Cantare o Russare?
Dura vita per chi russa e per chi gli dorme vicino.
Difficile addormentarsi quando una specie di trapano ti soffia accanto e, se anche riesci a prender sonno, niente può garantire una dormita ininterrotta. Il rumore a volte è tale che riesce a svegliare il malcapitato che condivide il letto o la stanza con il “realizzatore di suoni”, e a volte è così forte che auto-sveglia anche chi questi suoni li produce e che in ogni caso non gode certo di un riposo sereno.
Rimedi per non russare
Tanti i rimedi proposti a volte poco efficaci, a volte efficaci affatto.
Inutile fare rumore, schioccare le dita, chi russa cesserà per un attimo per poi riprendere di nuovo. Cambiare posizione e coricarsi su un fianco può avere una certa utilità, ma non sempre è così risolutivo e poi ci sono cerotti, spray per il naso, per la gola…
A questi si aggiunge ora un nuovo metodo, frutto di una recente ricerca condotta in un ospedale britannico, che si basa su esercizi di canto, effettuati su base regolare e quotidiana. La tecnica, “Singing for Snorers”, cosi’ battezzata dal suo creatore è stata messa a punto da Alise Ojay, direttore di coro.
Un quarto d’ora di vocalizzi al giorno permetterebbero di ridurre ronfamenti e apnea del sonno.
A questa conclusione é giunto lo studio, durato tre mesi e realizzato dal dipartimento di otorinolaringoiatria del Royal Devon and Exeter Hospital, su soggetti che russavano o affetti da apnea ostruttiva del sonno.
Tre mesi di gorgheggii con venti minuti di esercizio al giorno, prediligendo particolari suoni che aiuterebbero a rinforzare i muscoli del palato e della gola, possono dare risultati incredibili. Muscoli della faringe più tonici hanno minor tendenza a rilasciarsi durante il sonno e a evitare la conseguenza del ronfamento.
Un buon metodo non invasivo cui aggiungere piccoli accorgimenti legati a regole di sana e buona igiene di vita senza fumo, alcool, sedativi, che irritano tessuti, o provocano rilasciamento.
Inutile sperare di evitare il frastuono notturno con una cantatina, ispirata magari da una super bevuta!
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