Camera, crollato, stanotte, parte dell’affresco L’Allegoria di Roma dipinto di Ignazio Perricci del 1884, nella Sala della Lupa
Camera, crollato affresco L’Allegoria di Roma
Camera, stanotte, parte dell’affresco della volta, circa un metro quadrato su 25, L’Allegoria di Roma dipinto di Ignazio Perricci del 1884, nella sala della Lupa al secondo piano di Montecitorio, è crollato.
l’affresco alla Camera, sulla volta, è un bellissimo dipinto del 1884 di Ignazio Perricci.
Sono già stati effettuati sopralluoghi dalla Direzione per i Beni Culturali del Lazio che dovrà fare i primi interveti di ripristino. La superficie danneggiata non riguarda la parte figurativa dell’opera.
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Ignazio Perricci visse la sua infanzia a Monopoli e dopo aver compiuto gli studi della scuola dell’obbligo, divenne allievo del decoratore Antonio Conti, pittore a marmo della provincia di Como, che all’epoca operava a Monopoli e da lui apprese i primi rudimenti dell’attività artistica. Forse fu lo stesso Conti, conoscendo la versatilità e le innate doti ancora inespresse del suo allievo, ad incoraggiarlo a trasferirsi a Napoli, maggiore centro culturale, politico, economico, artistico, musicale, sociale e religioso del Mezzogiorno, dove, a contatto con quella società viva e progressista, avrebbe potuto esprimere tutte le sue capacità, frequentando l’Istituto di Belle Arti. Così fece e studiò pittura ed architettura, diventando ben presto un interprete della svolta culturale e artistica che la Napoli del tempo fortemente si stava dando.
Nel 1868 nacque la sua unica figlia Rosa, che poi sposerà un certo Lo Savio e andrà a vivere a Roma.
Perricci morirà in solitudine a Napoli in via Riviera di Chiaia numero 14.
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