In Calabria blitz “Bellu Lavuru 2” i carabinieri hanno arrestato 21 appartenenti alle cosche della “Ndrangheta” infiltrate negli appalti
Sono stati 21 gli arresti che i carabinieri di Reggio Calabria hanno effettuato in un blitz contro le cosche della “Ndrangheta” infiltrate negli appalti per la realizzazione di importanti opere pubbliche eseguite in Calabria.
Sono 21 ordinanze di custodia contro uomini appartenenti o contigui alle cosche Morabito, Bruzzanti, Palamara, Maisano, Rodà, Vadalà e Talia, operanti nel ”mandamento jonico” ed in particolare nei comuni di Bova Marina, Palizzi, Bruzzano Zeffirio ed Africo.
Tra gli arrestati figurano tre dirigenti della società Condotte d’acqua ed uno dell’Anas. Per l’accusa le cosche si erano infiltrate in appalti pubblici condizionando i lavori di ammodernamento della statale 106 e per la costruzione della variante di Palizzi.
Gli indagati, sarebbero responsabili a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso in associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, truffa aggravata, danneggiamento aggravato, procurata inosservanza di pena, frode in pubbliche forniture, furto aggravato di materiali inerti, crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, violazione delle prescrizioni alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, tutti aggravati dall’aver favorito un sodalizio mafioso.
[ad#Silvio]
L’operazione è stata denominata Bellu Lavuru 2.
Gli investigatori hanno documentato l’infiltrazione pervasiva della “ndrangheta”, nella sua espressione unitaria delle cosche operanti sul territorio, negli appalti per la realizzazione di importanti opere pubbliche.
In particolare, le indagini hanno consentito di dimostrare che nell’appalto relativo all’ammodernamento della Strada Statale 106 e nella costruzione della variante stradale del Comune di Palizzi, l’organizzazione criminale ne ha condizionato tutti le fasi:
dal ciclo del calcestruzzo alle assunzioni, alle forniture di cantiere e alle procedure di sub appalto e nolo. Il provvedimento ha intressato anche importanti appartenenti alla società appaltatrice (Condotte d’Acqua) e all’ente appaltante (Anas), dei quali è stata accertata la contiguità alla “ndrangheta”.
Commenti riguardo il post