A Bugarach, specie di Lourdes della New Age, non si vive più sereni e si attende con impazienza e irrefrenabile desiderio il giorno della fine del mondo.
La fine del mondo
A Bugarach dal 21 novembre è iniziato il conto alla rovescia in attesa del giorno X, quello della fine del mondo secondo la profezia Maya.
Conto alla rovescia, in attesa del prossimo 21 dicembre, giorno della fine del mondo e, a quanto si spera in loco, della fine dell’assedio mediatico a Bugarach.
Bugarach arca della salvezza
Bugarach un villaggio francese del dipartimento dell’Aude (vicino ai Pirenei) all’ombra del picco omonimo, le Pech de Bugarach, “il Pech” (picco in occitano) è balzato, volente o nolente, agli onori delle cronache.
Questo villaggetto di quasi 200 abitanti, da quando è esplosa sul web, già da tantissimi mesi, la notizia che sarebbe stato risparmiato dall’apocalisse, è assediato da turisti, curiosi, giornalisti e ha perso la sua calma e tranquillità.
I poveri abitanti attendono con impazienza la data incriminata, la presunta fine del mondo e soprattutto il -day after- sperando di poter ritrovare la loro serenità perduta.
Brusio mediatico
Il sindaco del villaggio è accusato di essere all’origine del brusio mediatico.
Scoperto sul web che il suo villaggio sarebbe stato risparmiato da alluvioni, inversione dei poli o scontro con fantomatici pianeti, il primo cittadino di Bugarach ha temuto non tanto l’invasione extraterrestre ma quella dei terrestri, illuminati, adepti di sette, curiosi, visionari, casinisti e tutto un po’ e ha dato l’allerta pubblicizzando così ancor più la notizia.
Il sindaco si é difeso sostenendo che la regione, culla del catarismo, ha sempre attirato mistici e che il timore di un’invasione del villaggio da parte di una folla di “illuminati” il 21 dicembre e le reazioni dei delusi l’indomani lo avevano spinto a reagire, anticipare prendere precauzioni.
Ora così, il prefetto del dipartimento ha preso in mano la situazione e con l’appoggio di gendarmi e pompieri il villaggio sarà presidiato e il suo accesso bloccato dal 19 al 24 dicembre.
Echi in libreria e alla televisione
Lo scrittore Nicolas d’Estienne d’Orves ha percorso in lungo, largo e traverso la regione cosi’ come il realizzatore Remi Lainé, traendone entrambi materiale per due opere
Il primo ha pubblicato il 14 novembre il libro “Le village de la fin du monde” (Il villaggio della fine del mondo)-sottotitolo Rendez-vous à Bougarach, una via di mezzo tra un’inchiesta esoterica e un divertente e immaginifico diario di bordo in cui l’autore schizza il ritratto di una Francia parallela in cui ogni stranezza e follia sono possibili.
Il secondo ha realizzato un documentario: Le Monde s’arrête à Bugarach (Il mondo si ferma a Bugarach) che sarà diffuso dall’emittente francese Arte, giovedì 20 dicembre, la vigilia del giorno X, prima della fine del mondo…
…e il brusio continua sul net
…e intanto il brusio continua tra un pullulare di siti che hanno iniziato il proprio conto alla rovescia tra il serio e lo scherzoso e che magari si sono anche sentiti in dovere di aggiungere a mo’ di postilla unchiarimento per rassicurare chi rischia di crederci veramente…« il y a 99,99999 % de chance pour que cela n’arrive pas »…”99.99999% di possibilità che non succeda”
Beh… ne riparleremo il 22 dicembre… data meravigliosa!
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