Nuove battaglie verbali tra Monti e Berlusconi. Il cavaliere a Omnibus ha accusato il Premier di dire solo mascalzonate. E intanto ritorna l’ipotesi di congiura contro il suo governo e l’intenzione di riformare la magistratura. Spunta il nome di Mario Draghi per il Quirinale e la possibilità di apertura a sinistra
Sembra di vivere in uno sceneggiato, perché i botta e risposta sono immediati e subitanei. Almeno quelli tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, che hanno sfoderato tutti i cliché politici pur di darsi battaglia. Ieri sera, il Premier italiano Monti è stato ospite di Bruno Vespa nella trasmissione Porta a Porta ed ha etichettato il Cavaliere come un “pifferaio illusionista“, che ha gettato nel baratro economico l’Italia facendo impazzire lo spread. La protesta di Berlusconi arriva ad Omnibus su La7: “Chi dice queste cose è un mascalzone, questa è una mascalzonata, perché lo spread è una cosa indipendente.” Almeno ora però l’esistenza dello spread è stata confermata. E, continua il Cavaliere: “Queste sono affermazioni della sinistra, sono menzogne, non è la realtà, è una parte della congiura, perché si voleva togliere di mezzo un governo per il raggiungimento degli interessi degli altri Paesi Europei”. Monti però non è un rappresentante della sinistra che perseguita Berlusconi, e né l’Italia può sottrarsi alle istanze dell’Unione Europea, Unione della quale, è sempre meglio ricordare, è membro fondatore.
I complotti sono le teorie favorite di Berlusconi, che persegue nell’indicare come una congiura la congiunzione politica che ha condotto il suo governo alle dimissioni nel 2011: “la lettera della Bce faceva parte della congiura per cacciare un governo che non piaceva all’Europa. Non c’é stato un complotto ma una congiura ed é diverso: il complotto é qualcosa in cui tutti convengono, nella congiura ognuno ha un suo interesse”. E contro i giudici, argomento fisso di discussione con Berlusconi: “I giudici dovrebbero andare sotto processo, sono mostruose macchine di diffamazione.” Qui in Italia “non c’è civiltà giuridica. Siamo sotto una patologia che dobbiamo sconfiggere.”
Berlusconi ad OmnibusPer quanto concerne il programma del Pdl, il Cavaliere afferma che si punta a “una pausa di due anni tra le dimissioni dalla magistratura e la corsa per le elezioni e il divieto di rientrare in magistratura al termine del mandato elettorale”. E inoltre, la volontà di ampliare le città italiane con delle new town, per i giovani “che vogliono sposarsi ma non hanno casa”. Anche se le case in Italia ci sono, ma sono i soldi a mancare. E intanto, scappa il nome per il Quirinale che è disposto a sostenere: quello di Mario Draghi.
Intanto però ci sono le elezioni da vincere e lo spettro di Monti da abbattere, tramite anche il nuovo redditometro, che il premier italiano ha attribuito al governo precedente: “Ha dato la colpa a noi del redditometro ma non era quello che abbiamo messo noi, é completamente diverso”. E conclude con un’apertura a sinistra, che sosterrebbe se in grado di rendere governabile il Paese con le riforme dovuto. Che non si sa però siano quelle per l’economia, per la legge elettorale, o per la magistratura.
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