Beppe Grillo, era ovvio che si ritirasse per il Quirinale, per i suoi tristi tragici eventi del passato, contrari allo statuto del M5S.
Beppe Grillo e le più che ovvie decisioni che la Stampa ufficiale, forse non conosce ma che più probabilmente non approfondisce, forse, pur di tentare uno scoop: M5S: a via ii turno Quirinarie, Grillo si ritira, questo è quello che compare sull’ANSA stamane.
Beppe Grillo e il perché del suo tacito e scontato ritiro per la corsa al Quirinale del M5S
La stampa ufficiale ANSA, pensando di dare una “novità” scrive oggi:
“ROMA, 15 APR – Al via il secondo turno delle Quirinarie M5S. Nel lanciare la consultazione, Beppe Grillo ringrazia “per la stima” ma annuncia di aver deciso di ritirare il proprio nome dalla rosa dei 10 più votati al primo turno. Restano dunque 9 in lizza: domani si saprà il vincitore”.
Tutto questo però senza spiegare i reali motivi che hanno spinto Beppe Grillo ad abbandonare la corsa nelle votazioni degli iscritti al MoVimento 5 stelle al 31 dicembre 2012.
Ma, del resto, per chi conosce le regole del movimento 5 stelle, era chiaro fin da swubito che Beppe Grillo non avrebbe partecipato alla possibile candidatura al Quirinale. Ma forse, tra gli iscritti del MoVimento 5 Stelle c’è ancora molta gente che non sa o, per lo meno, non ascolta molto e non si informa.
Quello che però non dovrebbe essere mancato ad una fonte ufficiale è l’approfondimento del perché…
Beppe Grillo, forse ritiene giusto non approfondire i motivi per i quali, dallo statuto del MoVimento 5 Stelle la sua candidatura, sia al Quirinale che per qualsiasi altro incarico alla Camera o al Senato, sarebbe impossibile.
Col massimo rispetto per la vita personale di Beppe Grillo e per il tristissimo ricordo della sciagura che lo colpì citerò quello che Wikipedia riporta ma che, chiunque avesse “memoria” dei primissimi anni ’80 ricorda. Ma c’è anche chi in quegli anni doveva ancora nascere od era molto piccolo ed allora, poichè non mi va l’informazione “parziale”, faccio questo perché non sopporto i “bluff “ che, certe volte spero involontariamente, la stampa fa sfruttando il “labile” ricordo di alcuni lettori:
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“Nel pomeriggio del 7 dicembre 1981 Beppe Grillo perse il controllo di un fuoristrada Chevrolet K5 Blazer mentre percorreva la strada militare che da Limone Piemonte porta sopra il Colle di Tenda. Il veicolo, sei chilometri dopo Quota 1400, scivolò su un lastrone di ghiaccio e cadde in un burrone profondo ottanta metri. A bordo con Grillo c’erano quattro suoi amici genovesi con i quali stava trascorrendo il fine settimana dell’Immacolata. Grillo si salvò gettandosi fuori dall’abitacolo prima che l’auto cadesse nel vuoto e, contuso e in stato di choc, riuscì a chiamare i soccorsi. Tre dei suoi amici rimasti nell’auto persero la vita: i coniugi Renzo Giberti e Rossana Guastapelle, rispettivamente di 45 e 33 anni, e il loro figlio Francesco di 9 anni. Il quarto, Alberto Mambretti, 40 anni, fu ricoverato con prognosi riservata a Cuneo”.
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