Beppe Grillo contestato a Parma, la “sua” Parma, la città espunga nata la scorsa primavera dal giovane sindaco Federico Pizzarotti. I giornali di oggi sono quasi unanimi nei loro titoli. Va però riconosciuto un merito importante alla campagna elettorale di Beppe Grillo e del MoVimento 5 Stelle, ovvero la possibilità di verificare subito ogni informazione.
Beppe Grillo a Parma ieri per lo Tsunami TourI fan degli inglesismi lo chiamano “fact checking”, ma possiamo anche dire, in italiano, “verifica dei fatti”. Dovrebbe essere il dovere primario di ogni giornalista e/o operatore dell’informazione, al limite persino di un blogger. Grillo, nel suo Tsunami Tour, offre grazie alla disponibilità di un ingegnere elettronico siciliano, Salvo Mandarà, la possibilità di seguire in diretta streaming su Internet ogni suo spostamento e ogni comizio-spettacolo del suo tour elettorale. Se poi si volesse anche cercare il capello e invocare una “visione indipendente” sul tour, in molte occasioni anche Sky offre la diretta dei comizi.
Salvo MandaràQuesto è accaduto anche a Parma, ieri. La notizia dunque quale sarebbe? Secondo i militanti del MoVimento la vera notizia sarebbe l’incredibile affollamento della piazza parmigiana. Mille, duemila, addirittura quattromila persone (secondo Repubblica, forse il giornale più ferocemente anti-grillino dopo la chiusura di Pubblico).
Secondo le testate giornalistiche la notizia sarebbe invece la contestazione a Grillo e Pizzarotti. Motivo? Le rette degli asili comunali.
Fact checking numero uno: c’è stata la contestazione e, se sì, era molto radicata? Dalle immagini si direbbe che a protestare erano un gruppetto di persone, più o meno una quindicina, quasi nel disinteresse degli altri. Reazioni del pubblico? Nessuno ha impedito la manifestazione di dissenso, né chiamato le forze dell’ordine (come sovente accade in altre manifestazioni politiche). Beppe Grillo ha anzi argomentato dal palco nel merito della protesta.
I video della giornata a Parma su
www.beppegrillo.it/lacosa/
Fact checking numero due: le rette sono davvero alle stelle? La Giunta Pizzarotti ha recentemente varato una rimodulazione delle rette per gli asili comunali. Ridurre le rette per tutti, stante il gravissimo dissesto finanziario generato dalle amministrazioni precedenti (il sindaco precedente Pietro Vignali, PdL, è stato arrestato) sarebbe stato impossibile. La decisione di Pizzarotti e del M5S è stata quella di abbassare le rette per le famiglie meno abbienti, aumentandole invece per quelle più fortunate. Il sindaco afferma che gli aumenti riguardano un 20% delle famiglie più ricche, mentre gli sgravi riguardano l’80% delle famiglie più povere. Una delle donne che protestava, in effetti, si lamentava del fatto che –a causa dell’aumento delle rette dell’asilo- non poteva più permettersi la donna di servizio…
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Rjo7kXd-rmM]
Fact checking numero tre: la protesta riguarda la cancellazione da parte della Giunta Pizzarotti del “Quoziente Parma” ovvero di un meccanismo che consentirebbe alle famiglie numerose di pagare meno tasse. Tutto ciò è vero? La Giunta la pensa diversamente e attraverso l’assessore al welfare Laura Rossi argomenta i motivi della cancellazione del Quoziente Parma in questo video:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=DBrsUPg93cU]
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