Beppe Grillo aveva previsto che, in caso di successo del suo MoVimento 5 Stelle alle Elezioni 2013, avrebbe avuto vita dura. L’ultimo attacco subito dal portavoce numero uno del MoVimento 5 Stelle è una citazione, messa in Rete alcuni giorni fa, relativa ad un “Discorso alla Nazione” tenuto da Adolf Hitler nel 1932, in occasione delle elezioni tedesche che videro la prima affermazione del Partito Nazionalsocialista.
La citazione, scelta non a caso, si riferisce alla ferrea volontà da parte del futuro Fuhrer del Terzo Reich di non stringere alleanze con altri partiti. Su molti profili facebook, soprattutto legati ad ambienti culturali e politici di sinistra, la citazione è spesso accompagnata da commenti tesi ad evidenziare l’affinità tra le parole pronunciate oltre ottanta anni fa da Adolf Hitler e quelle pronunciate negli ultimi giorni da Beppe Grillo. Paragone abnorme, ovviamente, ma al quale alcuni denigratori dell’ex comico genovese hanno dato subito molto credito. Ma siamo sicuri che si tratti di una citazione reale? I dubbi sorgono spontanei, visto il testo della citazione, visti i tempi e visto l’accanimento dimostrato da alcuni nel voler a tutti i costi asseverare un rapporto di corrispondenza tra Grillo ed ambienti nazifascisti.
Beppe Grillo: citazione falsa di Hitler usata per attaccare leader M5S
Ecco il testo incriminato: “…i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni… invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili! Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento..mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico…noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo…”
Se presa per buona, la citazione rivelerebbe un parallelismo, tuttavia talmente preciso da suscitare sospetti di autenticità.
Trattandosi di una frase particolarmente significativa pronunciata da un personaggio, purtroppo, molto importante dovrebbe essere sicuramente già citata in testi precedenti a quelli di questa settimana. Facendo invece una ricerca accurata in Rete ci accorgiamo che non compare traccia di questa citazione, né di parti di essa, in nessun sito web prima di fine febbraio 2013. I sospetti aumentano sensibilmente…
Trattandosi inoltre di un discorso importante, autentica colonna portante della campagna elettorale hitleriana del 1932, dovrebbero esserci anche video di quel comizio. In effetti su YouTube si può trovare il video che riportiamo sotto, caricato sul social network il 18 luglio 2010, quindi in tempi non sospetti.
Beppe Grillo paragonato ad Adolf Hitler. Video discorso Hitler 1932
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=KqBEJweLV5s]
Per chi conosce il Tedesco o anche semplicemente l’inglese (si vedano i sottotitoli del video) è evidente come la citazione riportata in queste ore sia il risultato di un tendenzioso “taglia e cuci” nel quale sono state accuratamente espunte frasi di estrema violenza pronunciate da Adolf Hitler. Togliendo tali riferimenti il senso del discorso, evidentemente, cambia completamente.
Si deve dunque pensare ad un fake, certamente non casuale, creato ad hoc per attaccare politicamente una persona e, attraverso lui, un movimento politico votato dal 25,5% degli italiani. Possiamo dire che, se è infatti più che legittimo non condividere le opinioni politiche di un avversario, non è assolutamente concepibile la contraffazione di documenti atti a denigrare un’altra persona e, attraverso lui, un movimento politico.
Non sarebbe neppure il primo caso. Già pochi giorni prima delle elezioni venne infatti diffusa su Facebook una immagine scattata (così si diceva) nel camper usato da Beppe Grillo per il suo Tsunami Tour. In quell’immagine alle spalle di un Grillo intento ad osservare dei fogli, compariva una foto di Benito Mussolini con tanto di saluto fascista. L’immagine si rivelò immediatamente un falso e si prestò nelle ore successive anche all’ironia della Rete. Usando lo stesso tema dell’immagine infatti alle spalle di Beppe Grillo comparì di tutto, persino qualche alieno o un dinosauro.
Bufale contro Grillo: il fotomontaggio fake con il poster di Mussolini alle spalle di Beppe Grillo diffuso alcune settimane fa.In caso di falsi la Rete riesce spesso a fare “pulizia” solitamente in fretta, smascherandoli. Lo stesso Grillo, in fondo, ripete spesso che “la Rete non perdona”…
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