Nuova autobomba a Damasco in una zona densamente popolata da una minoranza religiosa islamica.
La disperazione in Siria non frena. Una nuova autobomba è stata fatta esplodere, producendo una strage. Sarebbero infatti 30, tra morti e feriti, le vittime di questo nuovo attentato avvenuto ieri sera a Damasco, tutti alawiti, comunità minoritaria dell’Islam sciita, a cui appartiene anche Assad. Il luogo dell’esplosione è statto identificato nelle vicinanze di una pompa di benzina nel quartiere Masakin Barzeh.
Le vittime confermate sono nove, da quando rilasciato dall’Osservatorio per siriano per i diritti umani, ma potrebbero essere comunque aumentati nelle ultime ore. La notizia è trapelata anche nella stessa Siria: l’attacco sarebbe però attribuito a dei terroristi che avrebbero preso di mira le auto nel distributore. L’attacco non è stato però rivendicato.
Un’autobomba è esplosa ieri a Damasco, nei pressi di un distributore di benzina.La tragedia Siriana continua dal marzo 2011 e ancora stenta nel trovare una risoluzione. Il governo centrale di Assad si sfida proprio con questi “terroristi”, in realtà i fautori della rivolta contro il regime. Fin dal suo esordio, questa guerra civile ha prodotto oltre 60.ooo morti. Arrivate anche le prime truppe statunitensi, formare da un gruppo di 27 soldati, nei pressi del confine con la Siria, presso Gaziantep. Il loro scopo dovrebbe essere solo quello di monitorare la situazione interna.
Commenti riguardo il post