Continuano le vittime in Siria: oggi un kamikaze facente parte del fronte ribelle al-Nusra (fondamentalista islamico) ha fatto esplodere l’autobomba di cui era alla guida. Si trovava a Ziyara, un villaggio nella provincia di Hama, in Siria, e ha provocato la morte di almeno 50 agenti delle forze di sicurezza (fedeli al Presidente siriano Bashar al-Assad). Secondo l’Ondus, l’attentato è stato compiuto nei pressi di un’agenzia governativa per lo sviluppo. Comitati locali di coordinamento (Lcc) dell’opposizione danno invece la notizia dell’uccisione di 92 persone tra civili e ribelli.
Nel frattempo numerosi aerei da guerra e carri armati hanno bombardato l’area a sud di Damasco, zona in mano ai ribelli. Nell’attacco pare siano morte almeno altre 10 persone.
Inoltre, un altro attacco aereo nella provincia nord-occidentale di Idlib, contro la città di Haram, ha causato la morte di almeno altre 20 persone, ribelli appartenenti alla Brigata dei Martiri di Idlib, combattenti dell’opposizione.
Come se non bastasse, ulteriori gruppi di ribelli si scontrano tra loro sul confine con la Turchia per il controllo del valico di confine Bab al-Salameh, da luglio nelle mani dei combattenti dell’opposizione.
La notizie sono state diffuse dall’Osservatorio siriano peri diritti umani.
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