Atene protesta! Guerriglia e scontri in città. Foto
Atene, o meglio i cittadini di Atene che già da un po’ protestano contro il malgoverno che li ha ridotti sull’orlo di un abisso di disoccupazioni, svalutazioni e quant’altro possa ridurre sul lastrico la quasi totalità della popolazione, ieri sono insorti ancora più vigorosamente in città con scontri e scene di vera guerriglia cittadina.
Il Governo Greco perde i pezzi ma riesce in nottata a salvare il salvabile, approvando il piano di austerity che il parlamento dovrà varare domenica. Le proteste però non si placano e le piazze si infiammano. Il premier Papademos è riuscito a strappare l’ok all’accordo con la Troika (Fmi-Bce-Ue) al termine di una giornata difficilissima per l’esecutivo, abbandonato da quattro ministri del partito di estrema destra e da due viceministri socialisti.
Dopo quattro ore di riunione, il consiglio dei ministri, convocato in tutta fretta a fine giornata, ha approvato in nottata il progetto di legge che impegna il paese al pacchetto di riforme richieste dalla troika in cambio del via libera al nuovo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro.
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Ma mentre il governo cercava di rimettere insieme i pezzi, in piazza è esplosa la rabbia della gente, con scene di guerriglia e lancio di molotov davanti al Parlamento, nel primo dei due giorni di sciopero generale indetto dai sindacati. E l’immagine della centralissima piazza Syntagma in fiamme ha già fatto il giro del mondo.
Papademos era stato chiaro con i suoi ministri sin dall’inizio. Mentre il suo governo si sfaldava, continuava a ripetere che la Grecia “non può permettersi la bancarotta”, e che, quindi, i ministri contrari al nuovo programma di austerity non potevano restare nell’esecutivo. I primi a lasciare sono stati i quattro ministri del partito di estrema destra Laos, che rappresenta però appena 16 parlamentari.
Ma hanno detto no anche due viceministri del ben più rappresentativo partito socialista Pasok. Nel frattempo sulle strade di un paese completamente paralizzato dallo sciopero, si sono scatenate scene da guerriglia, con scontri e lanci di molotov davanti al parlamento.
Un gruppo di manifestanti ha scagliato le bombe incendiarie contro una decina di poliziotti in assetto antisommossa che proteggevano il Parlamento. I poliziotti hanno risposto con il lancio di lacrimogeni dando vita a vere e proprie scene di guerriglia, immediatamente rimbalzate sul web.
Gli scontri si sono verificati nel centro di Atene, dove decine di giovani con il volto coperto e con i caschi in testa hanno attaccato i poliziotti in tenuta antisommossa lanciando pietre e bombe molotov. Dalle immagini trasmesse dalle tv si vedono gli agenti che tentano di disperdere i manifestanti con i gas lacrimogeni. In Grecia, va ricordato, è in atto uno sciopero generale di 48 ore contro le nuove misure di austerità.
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