Dallaa Standford University la scoperta della ricerca: l’acido acetilsalitico, la comune aspirina, aiuterebbe a ridurre il rischio del melanoma della pelle.
Il medicinale più comune ed anche il più criticato: è l’acido acetilsalicitico, in arte aspirina. Da molti usato per curare sintomi di ogni genere, dal mal di testa, al raffreddore, all’influenza, l’aspirina è stata più volte condannata per i suoi presunti effetti come vaso dilatatore. Ecco che arriva però una notizia, dal mondo scientifico, che riabilita il medicinale più usato al mondo: l’aspirina ridurrebbe il rischio di melanoma.
Lo studio è stato effettuato negli Stati Uniti ed è stato condotto su un gruppo di donne tra i 50 e i 79 anni, per un lasso temporale di 12 anni. Il campione di donne è molto nutrito: 59.806, ognuna delle quali ha registrato un’assunzione piuttosto regolare dell’antinfiammatorio. Dai risultati è emerso che le donne che assumo l’aspirina hanno il 21% di possibilità in meno di ammalarsi di melanoma della pelle. Se poi il periodo di assunzione dell’aspirina si prolunga, diminuisce in modo proporzionale il rischio di melanoma.
L’aspirina
Non si tratta di una certezza matematica ovviamente, ma la ricerca mostra come la possibilità di incorrere in questo particolare tumore diminuisca grazie all’aspirina. La rivista che riporta lo studio è “Cancer” e testimonia il lavoro di un team di esperti,guidati da Jean Tang della Stanford University. La scoperta vuole essere tutt’altro che un incitamento ad un uso sconsiderato ed eccessivo del medicinale che, in quanto tale, comporta comunque delle conseguenze non positive al corpo. Si consiglia, come sempre, un uso assolutamente moderato dei farmaci a cui si deve far ricorso o sotto suggerimento del proprio medico o per un periodo temporale non prolungato. L’aspirina ha comunque appena segnato un piccolo passo in avanti nella sua “riabilitazione sociale”: anche se vi è da dire che, nonostante tutti ne parlino continuamente male, si afferma da sempre come uno dei farmaci più utilizzati dalle persone!
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