Art for lease, lanciata da Massimo Luppoli, veste ogni 6 mesi locali, con 1 euro al giorno, alberghi e spazi che si trasformano in showroom,
Art for lease, si chiama così l’arte di affittare, a rotazione, per un periodo solitamente di sei mesi, grandi spazi di alberghi, ristoranti ma anche aziende che utilizzano le mostre delle oper degli artidsti per organizzare anche rinfreschi e tutto quanto possa svagare i propri clienti e, nel contempo, allargarne il giro richiamando con l’evento Art for lease anche un numero sempre in evoluzione e rotazione della propria clientela.
“Art for lease con 1 euro al giorno e la cultura gira per l’Italia” forse la strada migliore in un periodo di recessione come questa!
Art for lease è nata già parecchi anni fa in America dove oggi è facile trovare anche vere e proprie promozioni degli artisti che realizzano delle vere e proprie brochures con indicazioni delle loro opere, le dimensioni gli allestimenti e tutte le varie opportunità di realizzare il leasing come recita appunto il volantino nella foto di introduzione dell’articolo perchè: la soluzione per salvare l’arte e risparmiare è l’affitto!
Ma l’idea di portare questa forma di affitto dell’arte in Italia, l’Art for lease, è venuta a Massimo Lupoli, uno specialista nell’ideare sempre nuove forme di intrattenimento nell’ambito artistico. Massimo Lupoli l’ha sviluppata in un’idea prettamente italiana che sta riscuotendo enorme successo e richiama sempre, vuoi per curiosità che per documentazione, una serie in continua ascesa di appassionati o semplicemente di persone amanti dell’arte disposte ad allargare i propri orizzonti artistici.
Domenica 9 dicembre 2012 toccherà al “Mo Mo Republic”, un ristorante in voga all’interno di Villa Ramazzini, a Roma, che, per l’occasione sta organizzando una personale di un’artista che vedrà l’occasione di incontri a base di Art for lease, ovvero di rinfreschi, chiacchiere, scambi di pensieri, musica e tutto quello che possa riempire una serata a base d’arte e di intrattenimento.
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Ma ritorniamo al “maestro” e padre dell’Art for lease italiana che, intervistato su questa nuova tendenza, ha spiegato il vero nocciolo della questione ovvero un duplice guadagno, una per il Gestore che allargherà i suoi orizzonti di intrattenimento e di clientela e giustamente anche l’artista che avrà un’occasione in più con una modica spesa di affitto giornaliero di 1 euro, per farsi conoscere.
Tutto ovviamente a rotazione con un ricambio artistico di massimo 6 mesi che “rigenererà” sempre anche la clientela:
“Questa mia idea è nata da un mio viaggio in America, tantissimi anni fa. Lì, come del resto in Germania si usa affittare opere d’arte ad aziende, ristoranti, liberi professionisti, case. Noi qui facciamo lo stesso. Affittiamo opere per 1 euro al giorno per un anno con la possibilità di cambiare opere dopo sei mesi”.
“E i vantaggi ci sono per tutti, il cliente può detrarre la cifra dalle tasse (possono farlo sia aziende che persone fisiche con partita Iva); alberghi, ristoranti e aziende si rinnovano continuamente offrendo ai loro clienti una immagine di sé sempre diversa e, infine, le opere girano”.
“E’ pubblicità pura. Senza contare che si tratta di un progetto che educa il cliente all’arte contemporanea. Cosa che in una città come Roma ha un grande valore, vista la resistenza della città eterna all’arte contemporanea”.
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