La situazione poi sarebbe degenerata ulteriormente per l’intervento di altri operai fino a coinvolgere 2000 lavoratori e per riportare la situazione alla calma sono dovuti intervenire 5000 poliziotti.
La direzione precisa che la rissa non è legata a condizioni di lavoro.
La fabbrica Foxconn di Taiwan che impiega 79.000 lavoratori è la prima produttrice al mondo di componenti informatici, lavora per Apple, Nokia e Sony ed è ben nota per la gestione autoritaria e la disciplina severa.
Il gruppo di Taiwan è stato oggetto di numerose critiche in questi ultimi anni per le dure condizioni di lavoro nelle sue fabbriche cinesi dove dal 2010 ad oggi più di una decina di impiegati si sarebbero suicidati.
Un articolo del New York times recentemente pubblicato questo mese rivelava come degli stagisti fossero stati costretti di forza a lavorare negli atelier di assemblaggio dell’ I-Phone 5 per recuperare il ritardo e permettere l’uscita del prodotto alla data stabilita. Volenti o nolenti obbligati a farlo se volevano validare il loro diploma di studio.
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