Apple sempre più in crisi: l’iPhone 5, pur essendo stato un successo, non ha mantenuto le aspettative. E intanto all’estero guai giudiziari.
Apple in crisi?Apple sta attraversando un periodo tormentato, non benissimo l’iPhone 5, problemi in sud america per il marchio e guai in borsa
Apple e il 2013: l’inizio del primo anno dell’era post-Jobs non è stato dei migliori. Già qualche settimana fa vi abbiamo parlato (in questo articolo) dei problemi in borsa di Apple e in queste tre settimane la situazione non è affatto migliorata. Anzi, altre tegole si sono abbattute sul colosso di Cupertino.
I guai in giro per il mondo sono molteplici: a partire dalla Cina, il mercato più grande del mondo, dove la seguitissima trasmissione della TV di stato “3.15” ha mandato in onda un servizio molto critico sulla tanto blasonata assistenza Apple. Per motivi analoghi c’è un contenzioso con l’Unione Europea.
È notizia molto recente che Apple ha perso il diritto all’uso del marchio iPhone nello stato del Messico: la Corte Suprema ha assegnato alla telco messicana iFone tutti i diritti di sfruttamento dell’omonimo marchio, registrato quattro anni prima di Apple. La Mela dovrebbe ora pagare i danni per le vendite sul mercato locale.
Invece in Brasile, dove Apple è in causa per l’uso del marchio “iPhone” già da febbraio contro la IGB Electronica, si vocifera che sia stia giungendo ad un accordo, ma non si sa di che natura e quanto sarà oneroso per Apple.
Inoltre, come se non bastassero tutti i fronti giudiziari esteri, anche in casa Apple trova dei guai: la Intertrust Technologies ha denunciato Apple per la violazione di 15 dei suoi brevetti e la denuncia è stata presentata resso la Corte Distrettuale della California del Nord.
La I.T. non è una azienda qualunque: la si può definire il grande vecchio delle battaglie per la tutela del copyright digitale.
Intanto Apple cerca di rimediare al periodo no con una nuova campagna pubblicitaria che ha l’obiettivo di rilanciare il suo iPhone 5: riuscirà la grande azienda californiana a rimanere sulla cresta dell’onda, oppure è iniziato un inesorabile declino?
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