Anti tumore al seno, la campagna dell’agenzia cilena Lowe Porta di prevenzione che, per la visione maschile, fa discutere il web. Aspetti
Anti tumore al seno, Por Amor a las Tetas, è la nuova campagna pubblicitaria che una coppia creativa di un’agenzia di pubblicità cilena, la Lowe Porta, ha ideato come prevenzione, quindi come campagna di sensibilizzazione su un problema di salute a diffusione mondiale. Sfogliando delle pagine di quotidiani mi sono imbattuto in un breve articolo pubblicato su un quotidiano che tratta proprio di questa campagna anti tumore al seno. L’articolo in questione si limita a dare visione del video ed a specificare che l’agenzia cilena Lowe Porta ha ideato questa campagna anti cancro al seno che mostra:
come protagonista assoluto il seno, in varie situazioni, dalle più innocenti alle più piccanti e questo sta facendo discutere la Rete.
Ovviamente ritengo che l’articolo, sia stato scritto appunto con l’intento di stimolare una ulteriore discussione sullo spot e su tutto quello che , dalla visione di questo, possa affiorare nella mente del fruitore di questa campagna anti tumore al seno.
Beh, allora, mi dico, risultato raggiunto e, con questo, svelate anche tutte le “limitazioni” culturali e di “educazione”. Nel guardare lo spot, non ho potuto fare a meno di provare grande ammirazione per la “coppia creativa” art director e copywriter della Lowe Porta, che ha ideato questa campagna di sensibilizzazione medico-sociale. Ma, parimenti, non ho potuto non notare una forte lacuna di forma “comportamentale” da parte della visione dell’uomo all’interno dello spot, evidenziata ancor più, da quello che recita il testo a coda dello spot.
Ecco proprio nella definizione “medico-sociale” sta proprio il punto nel quale verte tutto lo spot. Riguardandolo non ho potuto fare a meno di notare la bella fotografia, le atmosfere sempre decenti, mai volgari anche nei momenti più intimi. Si va da questi “close up” del seno di giovani donne, mai volgari, ma impegnati nella vita di tutti i giorni, dal semplice jogging alla tenera immagine di un seno che allatta il pargolo ad un seno che si lascia “abbracciare” dalle mani del patner durante l’atto sessuale. Qui però tocchiamo un problema sociale educativo molto importante. Su questo “abbraccio” verte, la maggior parte del disquisire.
Ora vediamo quello che, secondo me, è il vero “oggetto” del disquisire in questa ben realizzata campagna pubblicitaria Anti tumore al seno ma che ricalca delle lacune comportamentali maschili.
[ad#Silvio]
Ma veniamo al testo dello spot Anti tumore al seno, che recita così:
Si tanto nos gustan,
deberiamos cuidarlas,
Incentiva a una mujer a hacerse un examen de mamas,
paramoralastetas.cl
che tradotto suona come:
Se amiamo,
dobbiamo prenderci cura,
Incoraggia una donna a fare un esame del seno,
paramoralastetas.cl
Se ne deduce che, tutto quello che si può obiettare a questa bella campagna pubblicitaria di sensibilizzazione, a mio avviso consisterebbe in due fondamentali punti di disquisizione:
1) La campagna Anti tumore al seno recita un invito diretto al compagno e quindi a tutti gli uomini che amano una donna. Ecco , forse ai più attenti alle problematiche sociali dovrebbe ricordare che ci troviamo in Cile e che quindi l’invito, per una ragione sociale e culturale meno emancipata di quello che potrebbe essere rispetto ad una mentalità più progredita, richiede un aiuto ed una sensibilizzazione anche da parte degli uomini in queste problematiche … insomma, forse un po’ troppo fruitori materiali, come analizzeremo in seguito, di questo “amore” e di non considerarlo solo come “oggetto di desiderio” ma più coscienti ed emancipati nel prendere coscienza e liberarsi di certi tabù. Ma forse le campagne di prevenzione non sono ancora riuscite a far emergere quella che, sia da parte degli uomini, che delle donne, è il vero problema: liberarsi delle paure “a prescindere”, una certa forma di paura che entrambi, uomini e donne, solitamente confinano nel più profondo delle loro paure quello che tende sempre a rimandare un esame quando invece dovrebbe essere il momento utile per prevenire.
2) Il fruitore maschile di questo “amore” è visto solo in chiave di pura fisicità e di “utilizzo” per il proprio piacere fisico. Questa, a mio avviso, è la vera mancanza di questo spot anti tumore al seno. Mancano, per tutta la durata dello spot, delle scene che potrebbero riprendere i seni stretti in un abbraccio della donna col patner, immagini riprese in un contesto magari pubblico e meno privato immagini di abbracci fra i due componenti anche all’interno di momenti riguardanti un semplice scambio affettivo. Ecco forse, dove il copy della campagna, con quel “se amiamo” ha mostrato, volutamente o non, delle lacune sociali. La differenza sta tutta in quel “se amiamo” e la connotazione, tenera si ma forse troppo limitata alla pura fisicità e mancante appunto di un semplice tenero abbraccio di coppia.
Che non mi si venga però a dire che lo spot è volgare poiché mostra anche un attimo di “confidenza” durante un rapporto sessuale, perché sarebbe assurdo negarlo come sarebbe bigotto no vedere apertamente anche quell’aspetto. A proposito, e voi, di tutto questo, dopo aver visto lo spot, cosa ne pensate?
Commenti riguardo il post