Un nuovo studio conferma come il comportamento opprimente dei genitori influisca sul figlio facendolo divenire troppo ansioso e tendente alla depressione
Il rapporto genitori e figli corre sempre su di un filo di raso: troppo presenti o troppo assenti, amici o nemici, premurosi o aperti e disponibili. Il mestiere del genitore è il più difficile al mondo ed è l’unico per cui non vi alcun modo di imparare se non tramite l’esperienza. La ricerca però sembra aiutare chi si trova in difficoltà con il proprio pargolo, soprattutto se questo è in età adolescenziale. Uno studio pubblicato sul “Journal of Child and Family Studies” ha messo in evidenza come genitori troppo protettivi o che vogliano continuamente essere informati della vita dei propri figli abbiano su questi ultimi un effetto negativo, facendoli diventare ansiosi e depressi.
Lo studio ha visto come protagonista un campione di 297 studenti del college, di età compresa tra i 18 e i 23 anni. Chi era cresciuto in una famiglia eccessivamente protettiva manifestava più insicurezza, una minore capacità di assumere delle decisioni e una tendenza più elevata alla depressione. Il fenomeno in realtà non è nuovo e lo studio si presenta solo come un’ennesima conferma di una realtà comportamentale che si evince chiaramente nella vita di tutti i giorni. Per questa tipologia di genitori è stata infatti già da tempo coniata l’espressione “helicopter parenting“: i genitori sbaglierebbero nell’essere eccessivamente premurosi nei confronti dei bambini, in particolar modo se questi sono in tenera età. Il bambino deve essere lasciato libero di sperimentare da solo e di scegliere in modo autonomo la linea risolutiva che ritiene più appropriata. In fin dei conti, è una lezione che i nostri antenati conoscevano già perfettamente: “Sbagliando si impara!”
Commenti riguardo il post