Anonymous identifica 2 dei 4 ragazzi che violentarono due anni fa la canadese Rehtaeh Parsons suicidatasi domenica a Halifax, Nuova Scozia.
Gli hackers che affermano di appartenere ad Anonymous, sostengono di aver già identificato due dei quattro ragazzi che l’ha violentata due anni prima e, a tale riguardo, hanno consegnato i nomi alla polizia.
Anonymous consegna alla polizia le sue indagini su 2 dei 4 stupratori di Rehtaeh Parsons suicidatasi domenica per vergogna
C’è chi dice che gli hackers siano illegali ma , quelli di Anonymous, spesso e volentieri, fanno eccezione perché spinti da senso di giustizia e di rispetto per i diritti sociali ma soprattutto sensibili alle battaglie contro la pedofilia e gli stupri.
Anonymous si è mosso per scoprire l’identità di 2 dei 4 ragazzi che 2 anni fa stuprarono l’adolescente diciassettenne canadese Rehtaeh Parsons.
Rehtaeh Parsons non si riprese più psicologicamente dalla violenza subita ed il web certo non la aiutò in quanto a seguito di immagini dello stupro da parte dei bulli diffuse in rete, invece di ottenere solidarietà e “caccia” ai bulli “pervertiti”, ottenne derisione, scherno, ed insulti dai suoi coetanei. Delle volte la Rete non aiuta…
Rehtaeh Parsons non ce l’ha fatta più e due anni dopo l’assurdo “festino” diffuso in rete, si è suicidata domenica Halifax, in Nuova Scozia.
La sua morte ha causato grande emozione in Canada e una petizione online, che ha raccolto più di 70.000 firme in pochi giorni, ha chiesto, in sostanza, la riapertura dell’indagine inizialmente respinta dalla polizia.
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Anonymous fa saper su Twitter:
“Quello che abbiamo imparato è doloroso, ma non è l’atto di stupro che ci ha scioccato. Questo è il comportamento degli adulti”,
“Ci sono voluti un paio d’ore per identificare i ragazzi che hanno attaccato Rehtaeh e questo non è stato un high-tech operazione”.
Anonymous cita poi di “incompetenza” gli investigatori della polizia suggerendo che:
“dovrebbero passare il resto della loro carriera come guardiani dello zoo”.
Secondo Anonymous, i presunti stupratori, hanno discusso il loro piano in pubblico. La madre di Rehtaeh ha chiesto mercoledì, alle persone che avevano inviato messaggi che annunciano rappresaglie nei confronti di quattro ragazzi, di astenersi da ogni violenza, lasciando che la giustizia facesse il suo corso.
Ben venga Anonymous in queste “battaglie” di giustizia sociale, Grazie Anonymous!
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