Amore – “Amour” sfida il tempo… ma il resto ?
Amore “Amour”, l’amore che fa sempre l’unanimità e… Palma d’oro a Cannes.
Un film che ha trovato tutti concordi sull’attribuzione del premio, contrariamente agli altri riconoscimenti consegnati a Cannes.
Quotidiani francesi, critici blasonati o più modesti commentatori cinematografici sottolineano, ad eccezion fatta per “Amour”, una certa mediocrità del festival, nettamente inferiore a quello dello scorso anno.
“Nice matin” accorda la dovuta palma all’amore, magari un po’ laconicamente “C’était le favori pour la Palme d’or et il l’a obtenue. Amen” (era il favorito per la palma d’oro e l’ha ottenuta. Amen!). Quanto al resto del palmarès lo trova “discutibile”e si interroga più particolarmente sul Grand Prix di Matteo Garrone per Reality, una commedia considerata “bancale”…traballante, poco convincente.
Circa il film italiano e il suo premio, il giornale di Nizza si da anche una risposta, almeno rispetto al presidente della giuria Nanni Moretti, per il quale ipotizza che sarebbe stato difficile tornare in Italia e spiegare che la realtà non aveva superato la fantasia e Reality non aveva ottenuto nessuna ricompensa.
Perplessità anche per altri premi…e dispiacere che la Francia e il cinema nord-americano siano assenti dal palmarès.
Insomma il millésime 2012 est “un bon cru mais pas exceptionnel“.
Una buona annata, ma niente di speciale !
Il quotidiano “Liberation”punta il dito sui “grandi esclusi” o meglio i poco considerati e ricompensati Moonrise Kingdom, di Wes Anderson, In Another Country (Hong Sangsoo), Vous n’avez encore rien vu (Alain Resnais) ou Cosmopolis ( David Cronenberg) e fa il coretto con Nice-Matin per l’assenza, da rimpiangere, della Francia e degli Stati –Uniti dal palmarès.
Più soft il Figaro, che ritiene le scelte della giuria equilibrate mentre Le Monde ritiene che Holy Motors (Leos Carax) o In the fog (Sergei Loznitsa) fossero ben più meritori di altri film.
Delusione francese che spinge alle critiche?
I film francesi a pieno titolo in effetti non fanno parte del palmares.
I Francesi però trovano il modo di ricadere in piedi, e Amore “Amour” in fin dei conti è considerato praticamente un film francese.
Come dubitarne?
Escludendo il regista che è austriaco, i due attori sia Emmanuelle Riva che Jean Louis Trintignant sono infatti ben francesi e non va poi dimenticato il lato economico e che i finanziamenti del film escono dalle casse dell’ “exagone”.
Di che confortare e riconfortare la Francia che ospita il prestigioso festival di Cannes!
Amour uscirà nelle sale il 24 ottobre. Come ha testimoniato Jean Paul Gaultier è il film che ha suscitato la più grande emozione, e chi andrà al cinema a vedere la Riva e Trintignant confrontati ai problemi della vecchiaia e della dipendenza non potrà uscire dalla sala che parimente toccato, commosso, turbato.
È sempre l’amore che vince !
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