Alvin Lee, storico chitarrista famoso per la sua storica apparizione al Festival di Woodstock, è deceduto improvvisamente.Video
Alvin Lee è deceduto, ieri mattina, per “improvvise conseguenze di un intervento chirurgico di routine”. Davvero assurda la fine del grande chitarrista Alvin Lee, uno degli indiscussi dominatori di Woodstock,un Artista che rivoluzionò il modo di suonare la chitarra.
Alvin Lee, I’m going home…
Alvin Lee sta tornando a casa, la casa da dove tutti siamo venuti, la casa, da dove tutti siamo stati generati….
Alvin Lee non c’è più, la triste notizia è stata comunicata dalle figlie e dalla sua compagna con poche righe pubblicate sul suo sito personale:
”impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine”.
Chi lo ha ascoltato ed amato nel suo modo di suonare, se lo ricorderà sempre, Alvin Lee, come potere dimenticare quella sua storica apparizione a Woodstock nel 1069 con i Ten Years After e quella sua i’m going home, lunghissima, sofferta con quella voce rauca e scimmiottante, con quella sua Gibson 335, “adesivata” con tanti piccole decalcomanie ed una piccola lente appiccicate su ma, soprattutto quel simbolo, quella ennesima, ma più significativa, decalcomania sul corno superiore della sua fedele 335 quel “fate l’amore non la guerra”.
Alvin Lee è stato forse uno dei primi chitarristi che, dopo essere apparso col suo primo album in versione Jazz, ha poi rivoluzionato le scale della chitarra, lui, e le sue pentatoniche veloci. Si perché, alla fine degli anni ’60, pochi erano i chitarristi virtuosi come lui.
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Alvin Lee è tornato nel vento magari nel Tennessee, come il suo penultimo album del 2004 che, nonostante gli anni, all’ascolto è sempre bello e fresco nelle musiche.
Alvin Lee, è tornato a suonare nella grande casa dei musicisti, insieme a Jimi Hendrix , a Janis Joplin, e, perché no, anche insieme a Miles Davis e tanti altri grandi musicisti…
Go home Alvin Lee…
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