In tempo di crisi sono sempre di più gli italiani che cercano conforto e facili vincite sedendo per ore davanti alle slot-machines e che, ad ogni giocata, spendono in media 40 euro, ogni giorno. Si tratta di ludopatia, la dipendenza patologica per il gioco d’azzardo.
Slot machine
Secondo uno studio curato da Matteo Temporin dell’Università Cattolica di Brescia e presentato durante un convegno dedicato al gioco d’azzardo, la metà dei dipendenti dal gioco sono disoccupati o persone in condizioni disagiate, senza un lavoro stabile, e la restante metà sono casalinghe, studenti e pensionati.
Per la ricerca sono state analizzate 300 persone in 20 sale giochi differenti ed è emerso che tutte, tranne qualche eccezione, erano in crisi: alcune presentavano problemi di tipo relazionale, altre problemi legati a un basso livello di scolarizzazione, altre ancora problemi di tipo integrativo, come molti stranieri. Ma tutti i soggetti erano accomunati da una difficile condizione economica.
E sono proprio i problemi di soldi che spesso portano a sviluppare la ludopatia, che dopo poche vincite e molte perdite porta il soggetto a cadere in un vortice di dipendenza dal quale è difficile – ma non impossibile – uscire. Purtroppo, però, la maggior parte dei ludopatici non si fa curare, né riconosce di essere affetta da questa patologia, e quindi non riesce a migliorare la propria condizione che finisce inevitabilmente, giocata dopo giocata, col peggiorare.
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Secondo Giovanni Serpelloni, capo dipartimento politiche antidroga presso la Presidenza del consiglio dei ministri, per risolvere, o per lo meno arginare, il problema sarebbe necessaria maggiore sensibilizzazione, maggiore prevenzione nelle scuole e su internet, e un collocamento differente delle slot, il più lontano possibile dagli istituti scolastici, perché la dipendenza dal gioco non risparmia nessuno, nemmeno i giovani. Ed è da qualche giorno che si sta anche parlando di lanciare uno spot anti-slot machine; spot che avrebbe per protagonisti diversi sindaci italiani e che verrebbe girato in collaborazione con la famosa trasmissione televisiva Le Iene per la campagna “Basta con le Slot”.
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