Algeria, un raid aereo dell’esercito algerino con elicotteri nel sito In Amenas, ha causato, nei bombardamenti, la morte di ben 35 ostaggi!
Algeria, un bilancio, negativo quello causato dal raid di elicotteri dell’esercito algerino nel sito petrolifero di In Amenas che, nell’intento di sbloccare la situazione degli ostaggi, ne ha causato purtroppo la morte di ben 35, mentre il bilancio dei rapitori uccisi nel raid degli elicotteri algerini è stato di 15 rapitori uccisi. Lo riferisce l’emittente qatariota Al Jazeera.
AGGIORNAMENTI UFFICIALI ORE 15.09:
“L’operazione dei militari algerini contro i sequestratori di In Amenas e’ ancora in corso. Lo rendono noto fonti citate dal quotidiano francese Le Figaro, confermando quanto precisato poco prima dai sequestratori all’agenzia di stampa della Mauritania Ani”.
“Algeria: l’esercito algerino aveva sferrato l’attacco contro i sequestratori in mattinata, circondandoli. In risposta, il gruppo armato aveva minacciato di uccidere uno degli ostaggi britannici se l’esercito non si fosse fermerà. Quindici rapiti, tutti occidentali, erano riusciti a scappare. Poco prima erano fuggiti anche 30 algerini, che facevano parte di un gruppo di circa 150 persone, tutte del Paese, fermate ieri”.
La politica di intervento dell’Algeria non ha funzionato visto che il raid dell’esercito algerino mediante bombardamento con elicotteri ha portato alla morte di 35 ostaggi e “solo” all’uccisione di 15 sequestratori. Intanto in Algeria giunge l’appello dei tre ostaggi stranieri in mano a terroristi islamici da ieri mattina nel sito petrolifero di In Amenas :
“La situazione è molto pericolosa, l’esercito algerino deve ritirarsi e avviare negoziati che potrebbero evitare perdite di vite umane“.
Sempre da fonti di stampa ufficiali straniere arrivano, riguardo alla situazione in Algeria, anche diverse indiscrezioni:
“Un ingegnere irlandese liberato ha raccontato di aver visto quattro jeep piene di ostaggi fatte saltare in aria dall’esercito algerino, i cui comandanti hanno detto di essere entrati in azione dopo 30 ore dall’inizio dell’assedio perché i sequestratori avevano chiesto di portare gli ostaggi all’esterno”.
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I tre ostaggi, un britannico, un irlandese e un giapponese che sarebbe ferito, hanno parlato al telefono alla Tv Al Jazeera ed in pratica, nel loro messaggio hanno esortato a seguire le richieste fatte da uno dei loro sequestratori, Abu Al Bara.
Francois Hollande, presidente francese, sull’attuale situazione in Algeria e sugli attuali ostaggi ancora detenuti in ostaggio nel sito petrolifero di In Amenas, ha dichiarato:
“Non darò alcuna precisazione sul numero di nostri compatrioti che potrebbero essere prigionieri”.
“ La Francia è in contatto permanente con le autorità algerine, ma purtroppo la situazione sul posto è confusa”.
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