Algeria, il blitz in corso da ieri da parte delle forze di polizia algerine ha, fino ad ora portato alla liberazione di 100 su 132 ostaggi
In Algeria le forze militari nel blitz, che prosegue da ieri, hanno ottenuto nuovi risultati nella liberazione di ostaggi detenuti dalle forze del gruppo islamico nel giacimento di gas nel Sahara.
Ma le notizie che arrivano da ieri, a dire il vero sono abbastanza confuse visto che, solo ieri si diceva che nell’attacco algerino erano rimasti uccisi ben 35 ostaggi…
Vi riporto le notizie giunti alle fonti ufficiali francesi da parte di una fonte di sicurezza algerina:
“La situazione evolve molto rapidamente”
“Trenta ostaggi, compresi diversi occidentali, sono stati uccisi nell’assalto di ieri dell’aviazione algerina insieme ad almeno 18 dei rapitori”.
“Tra gli almeno sette ostaggi stranieri uccisi ci sono, due giapponesi, due britannici e un francese”.
Sempre da fonti di stampa ufficiali straniere arrivano, riguardo alla situazione in Algeria, anche diverse indiscrezioni:
“Un ingegnere irlandese liberato ha raccontato di aver visto quattro jeep piene di ostaggi fatte saltare in aria dall’esercito algerino, i cui comandanti hanno detto di essere entrati in azione dopo 30 ore dall’inizio dell’assedio perché i sequestratori avevano chiesto di portare gli ostaggi all’esterno”.
Comunque le notizie, vanno prese “con le pinze” visto che la stessa fonte algerina, solo ieri aveva comunicato che:
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“erano circa 60 gli stranieri ancora in ostaggio o dispersi spiegando che non era chiaro quanti di questi 60 stranieri fossero ancora direttamente nelle mani dei rapitori e quanti invece potessero essere nascosti nel complesso”.
“I sequestratori hanno invitato stamane i cittadini algerini a restare lontano dalle installazioni di società straniere, minacciando nuovi attacchi, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa mauritana ‘Ani’, che cita un portavoce del commando”.
Ed anche la televisione araba Al Jazeera ieri aveva trasmesso in Algeria, le dichiarazioni di tre ostaggi, un britannico, un irlandese e un giapponese che esortavano a seguire le richieste fatte da uno dei loro sequestratori, Abu Al Bara.
comunque tutta la reale situazione in Algeria nel sito dove sono tenuti gli ostaggi e si combatte, non è ancora chiara e le informazioni, come potete vedere, arrivano a volte contradditorie e frastagliate.
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