Ritorno negli Stati Uniti per la conferenza mondiale sull’AIDS, speranze con gli antiretrovirali di arrivare alla fine della pandemia.
Conferenza Mondiale AIDS 2012 a Washington
La conferenza mondiale sull’AIDS, dopo anni, fa infine ritorno negli Stati Uniti, paese in cui fino a tre anni fa era vietato l’ingresso ai sieropositivi.
Il divieto è rimasto attivo dalla fine degli anni ’80 e sino a fine 2009, anno in cui tale misura restrittiva è stata tolta da Barack Obama.
Altri paesi come la Russia, l’Egitto Israele o il Qatar operano tuttora una discriminazione verso i portatori dl virus HIV con il risultato che spesso chi vuole recarsi in questi paesi mente sul proprio stato di salute e rischia, se scoperto magari a causa di medicine specifiche nel bagaglio, di essere espulso..
Da domenica 22 e fino a venerdì 27 luglio, 25.000 persone parteciperanno alla 19esima edizione di questa conferenza che a Washington riunisce esperti, personaggi influenti, celebrità tra cui Hillary e Bill Clinton, Bill Gates, Elton Jones.
Applausi per l’intervento della segretaria di Stato Hillary Clinton che ha annunciato un finanziamento supplementare di oltre 150 milioni di dollari per lottare contro la malattia e che si è impegnata davanti ai rappresentanti di 190 paesi perché gli Stati Uniti facciano emergere una generazione “senza AIDS”.
Incoraggiati dalla speranza di eliminare una pandemia che ha fatto 30 milioni di morti in 30anni, i ricercatori hanno aperto la conferenza di quest’anno all’insegna della fiducia; confortati infatti dalle novità nel campo dei medicinali che, dopo anni, permettono di prevedere la fine dell’epidemia.
Recenti test clinici mostrano che gli antiretrovirali permettono di ridurre il rischio di contagio dei sieronegativi che hanno rapporti sessuali a rischio e recentemente la FDA (Food ans Drug administration) negli U.S.A. ha per la prima volta approvato un farmaco per la prevenzione dell’AIDS..
Un rischio che invece potrebbe essere legato a questo ritrovato della scienza potrebbe essere la diminuzione della vigilanza, soprattutto tra i giovani.
Importante e basilare non diminuire il controllo e la prevenzione per sradicare la malattia e ovviamente allargare l’ accesso a questi trattamenti.
Non dimentichiamo che attualmente 35 milioni di persone nel mondo sono infette dal virus HIV.
Commenti riguardo il post