E’ morta all’età di 85 anni Shirley Temple, la “riccioli d’oro” e prima enfant prodige della Hollywood degli anni ’30.
E’ morta all’età di 85 anni Shirley Temple.
L’attrice si è spenta nella sua casa di Woodside in California, per cause naturali, circondata dalla famiglia e dai suoi amici. A dare la notizia è stata la famiglia dell’ ex enfant prodige della Hollywood degli anni ’30:
«Le rendiamo omaggio per una vita di notevoli successi come attrice, come diplomatica e come nostra amata madre, nonna e bisnonna»
Shirley Jane Temple Black è nata il 23 aprile 1928 a Santa Monica. La sua carriera di attrice inizia a cinque anni quando Charles Lamont, direttore della Educational Pictures, la sceglie durante una visita nella sua scuola per due serie della Educational Pictures.
Il debutto sullo schermo tv avvien nel 1932, con un cortometraggio di una serie per bambini «Our gang». Il suo viso d’angelo e il suo sorriso le spalancano presto le porte del grande cinema e film come «La mascotte all’aeroporto» (1934) le vale una sorta di Oscar giovanile, riconoscimento«inventato» appositamente per lei, Seguono «Zoccoletti olandesi» (1937) e «Riccoli d’oro» (1935), che le ha poi dato il soprannome conosciuto in tutto il mondo.
I l suo sorriso diventa il simbolo della voglia di riscatto della gente afflitta dalla Grande Depressione, al punto che il presidente Franklin D. Roosevelt in persona proclama:
«As long as our country has Shirley Temple, we will be all right».
(Finché il nostro Paese avrà Shirley Temple, noi staremo bene)
Ma i tempi cambiano e l’adolescenza coincide con il declino di Riccioli d’oro, che negli Anni 40 viene chiamata solo per una manciata di film come “Da quando te ne andasti”, di Selznick, cui segue “Il massacro di Fort Apache”, 1948, un classico nella filmografia di di John Ford. Tra il 1958 e il 1961 appare in tv come narratrice di “Le Grandi Fiabe raccontate da Shirley Temple” (Shirley Temple’s Storybook).
[ad#carbones]
Si occupa poi di politica, con ruoli di primo piano. È la delegata degli Stati Uniti all’Assemblea Generale dell’Onu nel 1969, diventa ambasciatrice Usa in Ghana nel 1974, e due anni dopo viene nominata capo del protocollo alla Casa Bianca dal presidente Gerald Ford.
Per quanto riguarda la sua vita privata, Shirley si sposò due volte. La prima quando aveva solo 17 anni, con l’attore John Agar dal quale ebbe una figlia, Linda Susan. Il matrimonio si rivelò però un fallimento e cinque anni più tardi a causa dei problemi di alcolismo di Agar, la Temple chiese il divorzio per crudeltà. Le seconde nozze arrivarono nel 1950 con l’uomo d’affari californiano Charles Black da cui avrà due figli, Charles Alden Black e Lori Black. Il marito è morto qualche mese fa.
In America fu anche il primo personaggio famoso a raccontare pubblicamente di aver avuto un tumore al seno.
In onore di Shirely Temple è stato creato anche un popolare cocktail analcolico che porta il suo nome e anche i Beatles la celebrarono, a loro modo, attraverso la celebre copertina del loro album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dove appariva una bambola con le fattezze di Shirley Temple sulla cui maglietta è sovrimpressa una frase ironica rivolta alla band rivale, ma amica, “Welcome The Rolling Stones”.
Commenti riguardo il post