In Usa si è raggiunto l’accordo per il “fiscal cliff”. Le borse reagiscono positivamente e il nostro spread scende a 284 punti.
Dagli Stati Uniti arriva la prima notizia positiva del 2013, in ambito economico. Democratici e Repubblicani hanno trovato un punto di congiunzione per il “fiscal cliff”, evitando cioè un aumento delle tasse e i tagli alla spesa che avrebbero gettato nel baratro l’economia americana. Le borse del mondo hanno salutato con piacere questo accordo delle Camere statunitensi,e Piazza Affari non si è stata esente da ciò. L’indice Ftse Mib è salio al +4%, avanti a Parigi e Madrid. Ed anche il famoso spread, ovvero la differenza tra i Btp e i Bund, è finalmente sceso sotto una soglia più che serena: 284 punti base. La soddisfazione arriva su Twitter dal premier Mario Monti, che si era sempre posto come limite soglia 287 punti base, un limite che lui stesso aveva confessato durante conferenza stampa a Lione.
Scongiurato il fiscal cliff, le borse reagiscono positivamente. Spread in calo; Piazza Affari a +4%.Barack Obama ha espresso tutta la sua soddisfazione per il raggiungimento di un risultato davvero difficile. La nuova legge approvata dal Senato e dalla Camera statunitense prevede l’aumento delle tasse per chi guadagna oltre 400.000 dollari l’anno o per coloro i quali che, in coppia, incassano più di 450 mila dollari. La maggioranza è stata ampiamente superata con 257 voti a favore: il limite erano infatti 217 sì.
Unico freno arriva dalla Cina, che ha criticato la manovra statunitense, come una scelta che li condurrà verso un baratro, secondo quanto apparso dall’agenzia di stampa nazionale Xinhua.
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