La 2 CV Citroën di ritorno in 2014 – La vecchia “deuche” rivista, corretta e con il prezzo ritoccato.
La mitica “2 Chevaux”, la 2 cavalli o più familiarmente in Francia la “deuche” o “deudeuche”, la 2 CV della Citroen, concepita per rimpiazzare il cavallo in ambito rurale, l’auto preferita degli agricoltori e dei giovani (dell’epoca) sembra prepararsi a fare infine ritorno.
Questo è quanto non più tardi di quattro giorni fa ha annunciato il direttore generale di Citroën in una intervista a La tribune.
Per la 2 CV non è la prima volta che si parla di un suo revival e non è certo la prima auto della serie ad essere riproposta sul mercato.
È stato per primo, il turno della Volkswagen con la New Beetle la versione anni ’90 del mitico Maggiolino, Coccinelle in Francia, una macchina europea e non solo, con un nome declinato in tutte le lingue.
Poi la nuova Mini e la Nuova 500.
Auto storiche che hanno segnato un epoca e marcato come la 500 intere generazioni.
Potrei ancora descrivere nei minimi dettagli tutto quanto eravamo capaci di stivare in quel micro bagagliaio della piccola grande Fiat e nell’abitacolo stracolmo, già riempito dalla nostra umana presenza.
Altri tempi, come quelli della 2 CV, nata dopoguerra.
La 2 CV vede la luce il 7 ottobre del 1948, conosce l’apogeo negli anni ’60, mentre il declino inizia nel ’68 con l’arrivo della Dyane e la discesa continua negli anni ’80 per questa auto oramai troppo “vecchia”, che la severa regolamentazione in materia di inquinamento e sicurezza di tanti paesi relegheranno nell’angolino dei “cattivi soggetti”.
Messa fuori produzione agli inizi degli anni ’90, chiude la carriera il 27 luglio di questo stesso anno.
E ora si parla di nuovo di un suo ritorno, annunciato già per il 2010, il 2011 e attualmente per fine 2013 con la commercializzazione prevista in 2014;
Ovvio che si tratta di tutt’altra cosa dalla vecchia deuche, una 2CV di forma più compatta forse anche in versione ibrida allo stesso prezzo del diesel che sarà costruita in Spagna a Madrid per salvare questo sito di produzione a lungo minacciato di scomparsa.
Un auto destinata al mercato europeo, un progetto di automobile semplice, economica, moderna dal prezzo abbordabile anche se non si tratterà di un’auto a basso costo.
Nulla a che vedere dunque con la vecchia 2 CV così economica che negli anni ’60 aveva gran mercato in Germania dove il suo prezzo era circa la metà di quello di una Volkswagen …proprio altri tempi rispetto a oggi!
Una automobile, la vecchia 2 CV che, dalla campagna era riuscita ad interessare una nuova clientela, composta da chi già all’epoca si opponeva alla cultura del consumo di massa, i “baba cool”, sorta di antenati degli ecologisti, tanto che un dire scherzoso affermava che le 2 CV uscivano dalla fabbrica dotati di adesivo antinucleare “NUCLEARE, NO GRAZIE!
Chissà chi saranno in questo nuovo secolo gli utilizzatori della nuova 2 CV, in anni in cui il mercato dell’automobile conosce dei bassi storici e affonda giorno dopo giorno mentre il prezzo della benzina ha raggiunto cifre stratosferiche.
Chissà che in un ritorno al passato non si finisca per far marcia indietro nel tempo fin a prima della 2 CV, ai cavalli di tipo non fiscale ma animale, o magari ancor meglio all’asino ancora più economico e resistente.
Non ci credo, ma “mai dire mai!“
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