Ogni anno,il 10 febbraio,si celebra in tutta Italia la Giornata del Ricordo.
10 Febbraio
In questa giornata vengono ricordati gli italiani infoibati dai titini nell’immediato dopoguerra e gli istriani,i giuliani e i dalmati costretti ad abbandonare la propria terra.
Una terra,l’Istria,da sempre abitata da genti italiche,come testimoniano le reminescenze venete e romane tuttora presenti in città come Fiume,Pola e Zara.
In quegli anni vissero quest’incubo migliaia di italiani.Ne scomparvero all’incirca 15 mila.Chi infoibato,chi massacrato,chi prelevato dai titini e mai ritrovato.A quel punto,mossi dal terrore di essere eliminati,gli istriani e i dalmati sopravvissuti lasciarono le loro case per cercare fortuna in Italia,in Europa,nel Mondo.Nonostante l’orrore di un tale genocidio,in tutto questo tempo si è dovuto assistere in una continua strumentalizzazione delle foibe per scopi politici.Va ricordato che nelle foibe finirono bambini,donne,anziani,partigiani italiani e non solo fascisti come qualcuno ha cercato di far credere.
Tuttavia,a quasi settant’anni di distanza da questo dramma,l’ultimo caso di mistificazione risale a sabato scorso,quando i centri sociali fiorentini,con l’aiuto di sindacati e partitelli antipatriottici,hanno dato vita ad una manifestazione in risposta al corteo del Ricordo organizzato dalla Giovane Italia del capoluogo toscano.
In conclusione persiste una domanda:quando finirà questo vilipendio della nostra Patria?
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